FESTIVALE TEMPESTE
Lucciole e stelle nel nero della notte. Omaggio a Pier Paolo Pasolini
Il festival “Tempeste” presenta al Teatro Sociale lo spettacolo teatrale dell’IISS L. da Vinci
Fasano - Il festival “Tempeste. Immagini, suoni, racconti del Mediterraneo”, organizzato dall'Amministrazione Comunale e ideato dal consigliere Donato Marino, alle 18.30 di mercoledì 07/12/2022 ospiterà al Teatro Sociale il reading “Lucciole e stelle nel nero della notte”, dedicato dagli studenti del progetto “Intrecci di musica e letteratura” dell'IISS L. da Vinci di Fasano a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita.
Migliaia di iniziative sono state realizzate in tutta Italia per omaggiare l'autore forse più grande del secondo Novecento, ma anche il più scomodo, controverso e divisivo, un uomo di “tempeste” che però si è speso per la pace, l'inclusione e l'ambiente.
Il progetto “Intrecci di musica e letteratura” è fortemente sostenuto dalla dirigente scolastica Maria Stella Carparelli, che crede in un teatro “civile” che proponga ai giovani in particolare e alla cittadinanza intera occasioni di cultura, di bellezza e di sensibilizzazione. I docenti Michele Iacovazzi e Mina Corelli, ideatori del progetto e fieri di far conoscere agli studenti pagine di cultura e storia altrimenti trascurate nei programmi ministeriali, hanno scritto un testo come sempre originale, che ha attinto dalle opere di Pasolini, romanzi, poesie, articoli, film e da saggi autorevoli composti sulla sua vita, il suo pensiero e la sua produzione.
A sottolineare i “quadri” teatrali sul palco sono, insieme alle fotografie in bianco e nero, le colonne sonore dei film pasoliniani (Bach, Orff e Morricone su tutti), le canzoni scritte da Pasolini stesso, da De Gregori e De Andrè e le melodie dedicategli da altri musicisti (pregevole il disco di Remo Anzovino “L'alba dei tram”).
Lo spettacolo è affidato alla bravura e all'intensità degli studenti, Gabriele Cacucci nel ruolo di Pasolini, Arianna Bongiorno, Mariasole Corelli, Elena Digeronimo, Beatrice Laera, Ilenia Masciandaro, Ilaria Falcioni nel ruolo di lettrici, attrici e cantanti, Simona Carrieri chitarrista e cantante, Manuela Miano cantante, il maestro Donatello Ancona alle percussioni; un plauso doveroso anche a Francesco Caringella, Umberto Di Roma, Thomas Maggi e Giorgia Custodero nel ruolo di grafici e tecnici delle luci e del suono.
Che piaccia o meno, il poliedrico Pasolini, sempre a difesa degli ultimi della terra, ambientalista e nostalgico dell'antica civiltà contadina scomparsa con le lucciole, profetico sull'arrivo degli Africani sulle nostre coste, ostile a ogni forma di pregiudizio e in particolare a quello omofobo, scomodo nei confronti della classe dirigente e morto in circostanze tragiche mai chiarite, offre innumerevoli spunti di riflessione.
Lo spettacolo è un omaggio e una provocazione, un invito a domandarci chi siamo e dove stiamo andando e, se è vero che siamo fatti di spirito e materia, questo lavoro “accarezza” più la nostra parte spirituale.
L'ingresso allo spettacolo è libero.
di Redazione
05/12/2022 alle 09:45:25
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