CULTURA E SPETTACOLO
Abele Sibilio: genio e sregolatezza
Ieri sera, nella Sala di Rappresentanza del Palazzo di Città una serata che ha permesso di far luce sul maestro fasanese. Serata a cura dell'associazione "Ignazio Ciaia"
Fasano - È stata una serata dell'orgoglio musicale fasanese, quella celebrata ieri sera nella sala di rappresentanza del Palazzo di Città. SI è commemorato un direttore d'orchestra di Fasano, Abele Sibilio (1893-1972) che è morto esattamente cinquant'anni fa. Si é parlato anche dei compositori fasanesi vissuti a cavallo dell'800 e ‘900, Gidiuli, Paternò, Angelini, Petrella Tirone, Cofano, Saponaro. Maestri che hanno lasciato partiture di gran pregio a dimostrazione che nella nostra città c'è stato un fermento culturale non indifferente. Alcune pagine di musica scritte da autori fasanesi sono state rintracciate finanche in America presso il “fondo Meneghini” conservato negli archivi del College Park dell'University of Mariland. A rivelarlo è stato il maestro Silvestro Sabatelli che da anni va conducendo studi sui musicisti fasanesi. Purtroppo, in loco, a causa dell'antico vizio iconoclastico – tutto fasanese – di distruggere le proprie memorie c'è assoluta carenza di documentazione. Da qui l'impegno dell'associazione “Ignazio Ciaia” di recuperare brandelli della storia musicale fasanese. La figura umana e professionale di Abele Sibilio è stata tracciata, con efficace sintesi, da Bice Del Vecchio, appassionata di musica e autrice di deliziosi racconti. Ha ricordato la raffinatezza del musicista e la eleganza dell'uomo di mondo, Genio e sregolatezza. Abele Sibilio, nato a Fasano il 13 marzo 1893, dopo gli studi presso il Conservatorio di Napoli, si trasferì a San Remo e, successivamente, a Trieste dove esercitò con successo l'attività di direttore d'orchestra. Uomo elegante e musicista raffinato, negli anni ‘50, decise di rientrare nella sua città natìa dove fondò il “Concerto lirico sinfonico Giacomo Puccini Fasano di Puglia”, scritturando professori e cantanti di provata esperienza. Il M° Abele Sibilio è morto a Fasano il 21 settembre 1972. Significativa la testimonianza dell'unico nipote vivente, Pasquale Sibilio che ha conosciuto l'illustre zio quando aveva nove anni, nel 1950, quando il maestro si ritirò a Fasano dopo una brillante carriera a Sanremo e a Trieste. “Mio zio – ha detto Pasquale Sibilio- era un, uomo di gran fascino che mi ha inculcato l'amore per la musica, passione che poi non ho coltivato perché mio padre temeva che diventassi come lui, bohemienne”. Dei musicisti fasanesi ha parlato il M° Silvestro Sabatelli che ha anche spiegato i pregi tecnici che li contraddistinguevano “Abbiamo avuto a Fasano compositori geniali – ha aggiunto Sabatelli – tutt'altro che provinciali e che per certi aspetti hanno precorso ardite mode musicali”. A rappresentare l'amministrazione comunale, che ha patrocinato la manifestazione, è stato l'assessore al turismo Palmariggi che si è fatto carico di portare avanti due proposte dell'associazione “Ignazio Ciaia”: 1) la istituzione di una sezione del Conservatorio Musicale per lo studio della storia delle bande con annesso archivio nazionale degli spartiti per complessi bandistici; 2) intitolare una via cittadina ad Abele Sibilio. La serata è stata condotta, con brio e competenza, dal giornalista Franco Lisi.
di Redazione
23/09/2022 alle 07:25:27
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