Mario Venuti in concerto a Fasano

Fasano – L'artista siciliano, Mario Venuti, si esibirà domani sera, giovedì 14 luglio, in piazza Ciaia nell'ambito della 39° stagione di Fasanomusica.

Mario Venuti, lo scorso settembre ha pubblicato “Tropitalia”, il nuovo progetto in cui ha sperimentato e reinterpretato undici brani che hanno segnato la musica italiana dagli Trenta ai Duemila. Il concept di “Tropitalia” è anche frutto della collaborazione con l'artista Monica Silva e il Creative Director Valerio Fausti, che hanno curato il progetto grafico della copertina del disco, dei quattro 45 giri in vinile che stanno accompagnando la release dell'album, e tutto il set fotografico, realizzando un'opera d'arte unica, caratterizzata da colori forti e vivaci, un tributo alla grande Carmen Miranda e al movimento tropicalista.

Abbiamo raggiunto telefonicamente l'artista per una breve intervista.

“Tropitalia” è nato nel primo lockdown. Che sensazioni ha provato a essere chiuso in casa e a musicare il Brasile?

«Il piacere di fare musica è una consuetudine per me, però in questo caso c'era il divertimento di affrontare dei classici della musica italiana, sognando Copacabana e Salvador de Bahia. Anche perché era l'unico modo di viaggiare».

Il disco è frutto di una miriade di contaminazioni: dalla sua Sicilia, alle grandi canzoni italiane e alla musica oltreoceano. Come è stato dover far coesistere tutte queste realtà?

«Sono abituato a far convivere nel mio repertorio tante influenze musicali differenti. Anzi, questo disco è molto coerente, filologicamente omogeneo. La bussola era tutta puntata verso il Brasile. La sfida in questo album era confrontarmi con canzoni molto popolari evitando la canzone d'autore o forse cercare, al di là di ogni snobismo, valore autorale nell'universo pop di largo consumo. Per esempio, in “Figli delle stelle” (primo singolo estratto ndr) il vestito richiama dichiaratamene il mio amore per la gloriosa epopea della bossa nova».

Il 14 luglio la sua tournée parte da Fasano: quali sentimenti caratterizzano la sua ripresa della normalità?

«In questi anni di pandemia l'attività si è molto ridotta. Le varie ondate ci hanno stoppato e ristoppato. Questo liberi tutti dà una sensazione di euforia, una specie di ubriacatura che vogliamo goderci fino in fondo. Vi aspetto domani sera in piazza Ciaia».