LIBRIAMO TRA GLI ULIVI
Conoscere per riconoscere: la nuova inchiesta di Gianluigi Nuzzi a Masseria San Giovanni
Ieri 4 luglio nella masseria in c.da Ottava il giornalista di Quarto Grado ha presentato il suo nuovo libro nella rassegna "LibriAmo…tra gli ulivi!"
Fasano - Diversi possono essere gli obiettivi che ci fanno scegliere il mestiere di giornalista. Per Gianluigi Nuzzi è scovare i tabù e portarli a galla, come ha fatto con la serie di inchieste sul Vaticano fino a due anni fa. Quest'anno ha scelto un tabù forse più perverso, che dà fastidio alla pancia e che si tende a insabbiare, a legittimare (a volte ci colpano i giornalisti stessi, che ne spettacolarizzano l'orrore): lo stupro.
Ospite a Masseria San Giovanni, in c.da Ottava, per la rassegna “LibriAmo…tra gli ulivi!” organizzata dal Mondadori Point di Fasano e curata dall'imprenditrice fasanese Laura De Mola, intervistato dal giornalista Mario Valentino, il conduttore di Quarto Grado ha presentato I predatori (tra noi). Soldi, droga, stupri: la deriva barbarica degli italiani (ed. Rizzoli) provocando nel pubblico, forse troppo ingenuo, reazioni di sgomento e incredulità.
In effetti, le storie che analizza nel libro fanno venire il voltastomaco, anche e soprattutto perché sono reali. Corredato di fonti e atti processuali, I predatori non è un'inchiesta maliziosa o ammiccante né politica: è un'indagine che vuole andare nel profondo di un'emergenza sociale che non si riesce a frenare e che spesso viene taciuta. Non solo stupro, ma stupro con droga e soldi: i predatori di Nuzzi sono uomini che si nascondono ovunque, che hanno qualsiasi volto e maschera, e che mescolano in un cocktail distruttivo il proprio narcisismo meschino con le benzodiazepine. Alberto Genovese, Antonio Di Fazio, Omar Confalonieri, questi alcuni dei manipolatori che Nuzzi prende in esame partendo dalla cronaca e presentando gli atti giudiziari. Chi sia “il predatore” è impossibile dirlo, impossibile farne l'identikit perché può essere chiunque, non solo il milionario cocainomane.
E le vittime? Per le ragazze è spesso un'innocente serata in discoteca, una festa in terrazza o ancora un colloquio di lavoro. Giovani, sveglie, e forse troppo fiduciose? Durante la presentazione, Nuzzi ha criticato pesantemente il “se l'è cercata”, la colpevolizzazione della vittima, dando dimostrazione di autentico spirito femminista. Perché un bacio sulla guancia non significa che la vittima era consenziente, perché un drink o una serata “brava” non giustificano la violenza. Durante la presentazione, così come nel libro, Nuzzi ha descritto con schiettezza e crudeltà i piani e le modalità di attuazione degli stessi seguiti dai predatori non per il gusto del macabro, ma perché «conoscere deve servire a riconoscere» e, quindi, a portare a galla una questione che si tende a ignorare.
Il prossimo appuntamento con la rassegna “LibriAmo…tra gli ulivi!” è per oggi 5 luglio con E ti vengo a cercare di Andrea Scanzi con spettacolo dedicato a Franco Battiato, a Masseria San Giovanni, ore 20:00.
di Sara Altamura
05/07/2022 alle 05:23:58
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