CULTURA & SPETTACOLO
La stanza di Ulisse ha ospitato Filippo Boni
L'incontro è stato organizzato dall’Associazione Senza Confine e dal Presidi del libro di Fasano
Fasano - La stanza di Ulisse ha ospitato giovedì 28 aprile a Fasano, Filippo Boni, studioso del Novecento e degli anni di piombo, giornalista, che ha pubblicato con Longanesi gli Gli eroi di via Fani, L'ultimo sopravvissuto di Cefalonia e Muoio per te.
La lettura di un estratto del libro Gli eroi di via Fani ha dato il via all'incontro. Due carabinieri, Oreste Leonardi e Domenico Ricci, e tre poliziotti, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino e Francesco Zizzi, sono i componenti della scorta Moro che il 16 marzo 1978 è stata sterminata dalle Brigate Rosse. Da storico e giornalista, partendo da una promessa familiare, Boni ha parlato del suo viaggio, nel quale ha percorso tanta strada e ricostruito relazioni, restituendo all'Italia la memoria dei volti degli eroi di via Fani. Con grande attenzione, passando dal riserbo delle famiglie, è entrato nei ricordi e nelle sofferenze e ha ricomposto la testimonianza di quelle vite interrotte. Boni si è soffermato sul ricordo del fasanese Francesco Zizzi, testimone della memoria di quei tragici anni.
Anche il libro Muoio per te è stato introdotto dalla lettura di un passo, letto magistralmente dalla voce di David Marzi. Nel libro si racconta di fatti realmente accaduti, a volte interpretati, altre volte fedeli di quello che avvenne nel territorio di Comune di Cavriglia nel cuore della Toscana, tra la primavera e l'estate del 1944, che trova il suo culmine il 4 luglio con l'eccidio di 192 civili maschi tra i 14 e i 92 anni, rastrellati nelle proprie case, mitragliati e bruciati dai reparti tedeschi della Divisione Hermann Göring, 192 innocenti massacrati e dimenticati. Cavriglia è il quarto massacro nazifascista, per numero di morti, avvenuto nel nostro paese durante la Seconda guerra mondiale, eppure nessuno ne ha mai sentito parlare.
La ricerca storica e la ricostruzione degli eventi passano, anche in questo libro di Filippo Boni, dalle storie dei singoli volti e delle loro avventure che attraversano orrori della Storia spesso dimenticati o messi da parte. Suo nonno Giuseppe è il testimone della memoria di questo libro. A lui va il merito preservato quella memoria storica e di averla consegnata a suo nipote Filippo.
La narrazione degli eventi, per affinità di metodo e scientifico approccio alla ricerca, nel libro di Filippo Boni Muoio per te si basa sulla ricerca di un equilibrio tra macrostoria e microstoria. Boni riesce a raccontare Storia e storie, di uomini e donne, bambini e bambine, resi espressione materiale e depositari di valori della vita ordinaria e straordinaria di un preciso momento storico.
Raffaele Pellegrino, vice presidente dell'Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e l'Italia contemporanea, intervenendo durante l'incontro, ha ricongiunto la memoria di due territori diversi che dopo l'armistizio dell'8 settembre del 1943 avevano appartenenze diverse: la Repubblica di Salò al Nord e il Regno del Sud. Passando sempre da volti e luoghi, si è confrontato con Filippo Boni sugli eventi del secondo dopoguerra, sulla contraddittorietà della lettura di quegli eventi, sulle risposte non date su stragi, troppo spesso dimenticate.
di Redazione
01/05/2022 alle 07:57:23
Leggi anche:
PIANETA SCUOLA
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela