PIANETA SCUOLA
Ottima prova della Compagnia Salvè al Teatro Sociale con «La legge del fuoco»
Lo spettacolo è un adattamento teatrale curato da Teresa Cecere e David Marzì del romanzo «Il signore delle mosche» di William Golding
Fasano - Si tratta una storia diversa da quella che si insegna a scuola, di una storia che si avverte nel sangue e nelle ossa che evidenzia che “l'uomo produce il male, come le api producono il miele”. Il nemico dell'uomo è l'uomo stesso, si ostina a costruire delle civiltà che però finiscono sempre nel sangue e nel terrore, il male non è altrove o comunque intrinseco a un'altra nazione, il male potrebbe accadere in ogni paese, potrebbe succedere anche qui. Anche ora.
Con queste parole si apre lo spettacolo “La legge del fuoco”, in scena il 12 aprile scorso presso il Teatro Sociale di Fasano, a cura della Compagnia Salvè, gruppo teatrale nato dall'attivazione di due moduli PON di narrazione sociale dell'lstituto Salvemini di Fasano, diretto dalla dirigente Marella Convertino.
In scena si narra di un processo di involuzione che colpisce un gruppo di ragazzi sopravvissuti su un'isola deserta dopo un incidente aereo. Qui il fascino del comando attrae in maniera diversa Raplh e Jackie, ma è messo a dura prova dalle paure profonde di tutti i ragazzi, incarnate dalla “bestia”. Entrambi i leader si trasformano in carnefici del male, fino a quando un adulto pone fine al loro incubo.
Tutta la vicenda ha come sfondo storico la guerra, una guerra ipotetica nella quale si evidenzia quello che gli esseri umani sono capaci di fare ai loro simili.
Nessuna lezione morale, solo l'evidenza di un disagio che concepisce l'uomo fin da bambino come irrimediabilmente cattivo, un uomo in cui gli istinti animaleschi prevalgono sulla ragione, il senso logico e il senso di colpa.
Effetti di luci e ombre, video immersivi, alterate voci fuori campo e musiche tribali accompagnano la narrazione del male. In scena regna l'essenzialità. Corde, bastoni e 22 fantastici ragazzi in jeans e camicia, per la prima volta in scena: Federica Buongiorno, Pietro Carone, Aurora Caterina Chieco, Alessia Cofano, Stefano D'amico, Carmen Di Leo, Rosanna Fanizza, Giorgia Gialluisi, Angela Leonetti, Alessia Loconte, Alena Loprete, Mattia Loprete, Francesca Nardone, Marica Palmisano, Alessia Sallaku, Federica Santini, Francesco Semeraro, Gianleo Schiavone, Anna Semeraro, Simona Taddeo, Umberto Verzola e Valentina Velletri.
Al di là dell'amaro messaggio che lascia purtroppo senza speranza, tutto lo spettacolo, nato come adattamento teatrale curato da Teresa Cecere e David Marzì del romanzo “Il signore delle mosche” di William Golding, alterna un perfetto equilibrio tra narrazione e costruzione di coreografie semplici ma di forte impatto emotivo, realizzate con corde e bastoni. L'editing video curato dalla prof.ssa Gabriella Cavallo accompagna la narrazione, la amplifica senza mai sovrastarla, nello stupore e nel disincanto.
Tutti i linguaggi nello spettacolo si incontrano e dialogano tra loro, si mescolano e raccontano la storia. Il linguaggio del corpo, della voce, dei suoni e delle immagini raccontano purtroppo l'evidenza del male e al contempo ci invitano ad augurarci qualcosa di meglio per la sopravvivenza di tutti noi.
di Redazione
13/04/2022 alle 06:39:30
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