39ª STAGIONE FASANOMUSICA
Francesco Di Rosa e la National Chamber Orchestra di Kiev giovedì in concerto al Kennedy
Ultimo appuntamento con la stagione concertistica autunno inverno di Fasanomusica giovedì 3 marzo. Apertura sipario ore 20,30
Il maestro Francesco Di Rosa
Fasano – Giovedì 3 marzo, ultimo appuntamento con la 39°stagione autunno inverno di Fasanomusica. Un atteso concerto che vede protagonista il primo oboe solista dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la National Chamber Emsemble “Kiev Soloists”. Il concerto assume una valenza importante anche alla luce della situazione geopolitica che si sta vivendo in questi giorni.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il maestro Francesco Di Rosa per presentare il concerto.
Giovedì 3 marzo lei e la National Chamber Orchestra di Kiev vi esibirete nell'ambito della stagione concertistica di Fasanomusica: cosa dobbiamo aspettarci da questa esibizione?
«Sarà un bel programma, quasi tutto italiano con un'eccezione: una variazione di Čajkovskij. Nel ricco programma ci sarà un concerto contemporaneo di Raffaele Bellafronte, che in questa tournee va in prima esecuzione. Il concerto in programma a Fasano per la stagione concertistica di Fasanomusica rientra in una breve tournee di dieci concerti che farò con l'Orchestra da Camera di Kiev. Il concerto di Bellafronte, è molto interessante, scritto molto bene, per oboe e archi, si presenta in due movimenti con una parte molto ritmica e una parte cantabile. Saranno eseguiti due concerti di maestri italiani: Tommaso Albinoni (il numero 2 opera 9, forse il più famoso per oboe) e Antonio Vivaldi (Concerto per oboe in la minore, uno dei concerti più belli del compositore italiano). Nella serata non mancherà l'omaggio al grande compositore Nino Rota (a cui è intitolato il Conservatorio di Monopoli). Sarà un concerto intenso, io sono il protagonista perché ne faccio tre su cinque come solista!»
La sua carriera professionale era iniziata con il pianoforte, come è avvenuto l'incontro con l'oboe?
«È cominciato per caso. Quando avevo nove anni era stato aperto il distaccamento del Conservatorio a Fermo, poco distante da casa mia e l'intenzione era di iscrivermi per perfezionare lo studio del pianoforte che già suonavo da tre anni. Decisi di iscrivermi a pianoforte ma mi dissero che non c'era possibilità e mi consigliarono di scegliere uno strumento “meno conosciuto” come ad esempio il fagotto. Il caso ha voluto che non si formò la cattedra di fagotto e venni inserito nella classe di oboe. Il mio incontro con lo strumento dell'oboe quindi fu molto casuale. In classe l'insegnante si rese conto che avevo una buona predisposizione e una facilità di emissione di un bel suono. Lo strumento mi ha affascinato e non l'ho più cambiato».
Dopo il 2020 pian piano si sta tornando ad una normalità anche nel settore della cultura, fortemente danneggiato dalla pandemia: come può la musica tornare alla fase pre-Covid?
«Ci vorrà un po' di tempo, secondo me! Nonostante la gente senta la necessità di frequentare una sala da concerto e ci siamo resi conto di come le persone “abbiano avuto la necessità di alimentare lo spirito con la musica”, facendo riprendere importanza a quest'arte che è la musica. Ovviamente la paura di stare a contatto con altre persone, ma anche il distanziamento ha portato ad un lento allontanamento delle persone che piano piano si stanno riavvicinando alla musica. Ci siamo resi conto che d'estate è stato più facile, vuoi per le temperature, per gli spazi aperti, si è vista una netta presenza di pubblico ai concerti con una grande affluenza. In autunno, con il ritorno in sala, l'obbligo del green pass e della fpp2, la terza dose, il progressivo aumento della circolazione del virus ci ha un po' condizionato. Il nostro pubblico non è “così giovane” e quindi risentono maggiormente di queste limitazioni. Io ho diversi fan che mi hanno mostrato vicinanza e hanno ammesso una “paura” a frequentare le sale da concerto. Ultimamente ho potuto vedere che la sala da concerto della Santa Cecilia pian piano è sempre più frequentata dal pubblico; quindi, credo che ci vorrà del tempo ma il pubblico tornerà nei teatri ad ascoltare la musica».
Questo concerto vedrà l'esibizione della National Chamber di Kiev, è a conoscenza di come loro stanno affrontando la situazione geopolitica che coinvolge l'Ucraina in queste settimane?
«Questo è un tour che avremmo dovuto fare lo scorso anno, poi rinviato a causa del Covid. Prima del loro arrivo in Italia, mercoledì 23 febbraio, avevo dei contatti indiretti tramite il loro manager che mi rassicurò sul loro desiderio di realizzare questa tournée. Ovviamente sono molto preoccupati per le dinamiche intraprese nei giorni scorsi ma abbiamo deciso di portare a termine questa tournée e attraverso la musica lanciare un messaggio di pace e condividere la speranza e l'auspicio perché questa sciagurata guerra si fermi prima possibile. Ci vediamo al teatro Kennedy a Fasano, giovedì 3 marzo».
Appuntamento per giovedì 3 marzo presso il cinema teatro Kennedy, apertura porte ore 20, sipario ore 20,30.
Per informazioni e acquistare i biglietti: www.fasanomusica.it
di Marica Mastrangelo
28/02/2022 alle 06:00:31
Galleria di immagini: Francesco Di Rosa e la National Chamber Orchestra di Kiev giovedì in concerto al Kennedy
Leggi anche:
Cultura & Spettacolo
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela