ACCADEMIA DEI CAMERISTI
Il viaggio nella musica da camera tra fine Ottocento e i primi del Novecento
Il terzo concerto della dodicesima stagione di Accademia dei Cameristi, andato in scena ieri martedì 8 febbraio, ha esplorato la musica slava
Fasano – Un viaggio tra la musica e le composizioni tra Europa dell'Est e Italia nel quarantennio a cavallo tra Ottocento e Novecento, questi sono stati gli ingredienti del concerto andato in scena ieri, martedì 8 febbraio, al Teatro Sociale, per la terza serata della dodicesima stagione di Accademia dei Cameristi.
Ad esibirsi un trio composto da Fabiola Tedesco al violino, Leonardo Ascione al violoncello e Federico Pulina al pianoforte. Il programma della serata è stato denso e molto particolare: attraverso le note suonate dai giovani musicisti è stato possibile apprezzare una fetta importante del panorama della musica da camera dell'Est Europa.
Suggestiva e a dir poco apprezzata la scelta di eseguire i tre movimenti dal più recente al più antico, si è potuto apprezzare al meglio Antonin Dvorak e il suo prezioso Trio op. 90 intitolato “Dumky”. A dar il via il concerto è stata l'opera “Cinque pezzi per violino e pianoforte p. 062” di Ottorino Respighi magistralmente eseguita dalla violinista Fabiola Tedesco e Federico Pullina al pianoforte.
La seconda parte del concerto ha previsto l'esecuzione di “Trio quasi una ballata in re minore op. 27” di Vitezslav Novak, allievo del più blasonato Antonin Dvorak che ha concluso il concerto. Un concerto che ha visto i giovani musicisti, ma con grande padronanza e sicurezza di esecuzione, portare lo spettatore su note fiabesche e lontane con numerosi cambi di movimento che solo la musica slava e ceca sono in grado di realizzare.
Prossimo appuntamento con il quarto concerto della dodicesima stagione di Accademia dei Cameristi, martedì 1° marzo con il quintetto d'archi e pianoforte: Marta Kowalczyk (violino), Claudio Mansueto (violino), Daniel Palmizio (viola), Arianna Di Martino (violoncello) e Emanuele Torquati (pianoforte) che eseguiranno “Quintetto op. postuma” di Webern; “Suite da concerto op. 81° La creation du monde” di Milhaud e “Quintetto op. 89” di Fauré.
Apertura sipario ore 20.30 al Teatro Sociale. Ingresso con greenpass e mascherina fpp2.
di Marica Mastrangelo
09/02/2022 alle 08:26:35
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