2° FESTIVALE 'TEMPESTE'
'Oltre il velo', al Teatro Sociale lo spettacolo-testimonianza contro l'islamofobia
Il monologo, scritto ed interpretato da Preziosa Salatino, è andato in scena ieri in occasione del Festival 'Tempeste'
FASANO - “Oltre il velo” è il titolo dello spettacolo teatrale, edito da edizioni la meridiana, andato in scena ieri sera, mercoledì 15 settembre, al Teatro Sociale di Fasano in occasione del Festival “Tempeste – Immagini, suoni, racconti dal Mediterraneo”, la kermesse organizzata dalla città di Fasano in collaborazione con numerosi partener del volontariato. Obiettivo del Festival condividere una cultura di pace e di convivialità fra i popoli.
“Oltre il velo” è uno spettacolo-testimonianza, brillantemente scritto ed interpretato da Preziosa Salatino, che racconta la storia dei “nuovi italiani”, ragazzi e ragazze musulmani nati in Italia da genitori immigrati la cui caratteristica è quella di avere un'identità che è ponte fra le culture, che crea personalità uniche, originali e fonte di bellezza interiore. In famiglia parlano una lingua, a scuola e con i propri amici un'altra, mangiano cous-cous e frequentano i fast food, indossano con la stessa disinvoltura sia il velo che la minigonna.
Il monologo è frutto dei laboratori teatrali condotti all'interno del progetto “Oltre l'orizzonte - Contro narrazioni dai margini al centro” curato dall'Università “Tor Vergata” di Roma. Al centro della narrazione un tema importante e spesso scomodo: l'islamofobia. Ma cos'è? L'islamofobia è l'insieme delle paure, dei pregiudizi, dei modi di dire, dei luoghi comuni che si aggirano attorno all'islam. Gli esempi potrebbero essere infiniti: dalla paura di attacchi terroristici, all'idea dell'obbligatorietà dell'indossare il velo, passando per la credenza secondo la quale le donne islamiche non possano essere nello stesso luogo – anche di lavoro – con più uomini o quella per cui tutti gli uomini islamici siano poligami.
“Oltre il velo” è l'interessante e originale intreccio delle storie di Fatima, invisibile agli occhi degli altri semplicemente perché con il capo coperto, di Chiara e Khaled, costretti a porre fine alla propria storia d'amore per colpa dei pregiudizi della tipica famiglia “occidentale”, di Yusdra, che non riesce a trovare lavoro a causa del suo velo, e di tanti altri. Lo spettacolo è però anche un insolito confronto tra due libri sacri: la Bibbia e il Corano. Un faccia a faccia, purtroppo, non facile da digerire per chi è abituato a guadare esclusivamente la propria strada, i propri binari, la propria vita.
Il Festival “Tempeste” continuerà sabato 18 settembre con lo spettacolo teatrale “Fratello”, tratto dal romanzo “Stanotte guardiamo le stelle”, curato dalla “Compagnia d'Arte Dinamica AlphaZTL”. Appuntamento al Teatro Sociale di Fasano alle ore 20.30 (sipario ore 21).
di Mattia Arconzo
16/09/2021 alle 09:20:32
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