FESTIVAL TEMPESTE
Il percorso interculturale 'Il viaggio di Zaher' al Festival Tempeste
L'incontro, organizzato nel giorno del ventesimo anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle del World Trade Center, ha visto ospite la prof.ssa Francesca Grisot
FASANO - Un percorso interculturale di cittadinanza e solidarietà quello de “Il Viaggio di Zaher” (edizioni la meridiana) al centro dell'appuntamento di ieri, sabato 11 settembre, del Festival “Tempeste – Immagini, suoni, racconti dal Mediterraneo”, la kermesse ideata e promossa dalla città di Fasano in collaborazione con numerosi partner del territorio. Una data per nulla casuale quella dell'11 settembre in cui ricorre il ventesimo anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle del World Trade Center di New York, una delle pagine più tristi – assieme ovviamente ai suoi risvolti “vendicativi” e tutt'oggi attuali – dell'intero globo.
Ospite della serata è stata la prof.ssa Francesca Grisot - ricercatrice in Lingue, Culture e Società all'Università “Ca Foscari” di Venezia, mediatrice esperta di Afganistan e scrittrice assieme a Giuseppina Fioretti e Gianna Vitale del volume “Il viaggio di Zaher” – che, aiutata dalla prof.ssa Teresa Rubino – docente di Lettere presso la scuola media “Bianco-Pascoli” di Fasano – ha raccontato la storia del piccolo afghano Zaher.
Un racconto che inizia nel limbo di Patrasso quando Zaher si imbarca su una nave diretta verso l'Italia, accompagnato da un insolito compagno e confidente: il suo taccuino, lo stesso che conterrà e racconterà tutte le sue avventure di esule. Il suo viaggio nel mondo continuò con lo sbarco a Venezia nel dicembre del 2008 e ben presto terminò per sempre, morendo sotto un camion con cui tentava di raggiungere un luogo sicuro in cui poter chiedere asilo.
La vicenda è raccontata come un intreccio di tre sezioni: prosa e poesia - scritte dai bambini della scuola di Favaro Veneto, in provincia di Venezia - si mescolano alla storia vera, illustrate dalla mano di Letizia Camiletti, per concludersi con approfondimenti tematici in forma di schede ludico-didattiche, che possono essere affidate direttamente ai bambini o diventare punto di partenza per attività interdisciplinari.
Il viaggio di Zaher è il frutto di un virtuoso progetto di didattica interculturale e inclusiva pensato sia per sensibilizzare gli studenti delle scuole che gli adulti all'interculturalità, con uno speciale focus alla realtà dei minori stranieri non accompagnati, come Zaher Rezai, spesso dimenticati dal sistema che si occupa di accoglienza ma anche delle varie parti politiche, che tendono a voler strumentalizzare le tematiche migratorie senza mai poter giungere ad una chiave realmente risolutoria.
di Mattia Arconzo
12/09/2021 alle 05:40:45
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