L'Eneide di Giuseppe Ciciriello incanta il Centro storico di Fasano

FASANO - Storia, cultura letteraria, musica e riflessione. Questo è stato il perfetto connubio messo in scena da Giuseppe Ciciriello in “Eneide” andato in scena ieri, lunedì 30 agosto, sul sagrato della Chiesa Matrice in occasione del Festival “Tempeste – Immagini, suoni, racconti dal Mediterraneo”, promosso dalla città di Fasano per promuovere la pace e la convivialità fra i popoli.

L'Eneide è in realtà l'ultimo capitolo della trilogia epica, che comprende anche il racconto della guerra di Troia e dell'Odissea, portata a teatro dai due pugliesi. Un copione scritto ed interpretato dallo stesso Giuseppe Ciciriello con l'accompagnamento musicale della fisarmonica di Pietro Santoro, insieme compositore e musicista, e del clarinettista Ferdinando Filomeno.

Dopo la caduta di Troia, il profugo troiano Enea si sposta alla volta del Lazio attraversando il Mediterraneo per portarvi gli Dei Penati e fondare una nuova stirpe capace di guidare i popoli. Ad opporsi a questa fondazione è Giunone che scatena una tempesta allo scopo di spazzare via la flotta, riuscendosi. A questo punto, i troiani vengono accolti con onore dalla regina Didone alla quale racconta tutte le avventure vissute. Una creatura mitologica preannuncia ad Enea che ci saranno nuove guerre e che un nuovo Achille dovrà essere sconfitto, così Enea scende nell'oltretomba dove incontra numerose anime di morti non sepolti. L'eroe troiano, dopo essere sbarcato alla foce del Tevere, si trova coinvolto nella guerra latina che si concluderà a favore dei troiani.

Una rivisitazione della storia scritta da Virgilio e che sposta i riflettori sul mondo delle migrazioni e in particolar modo su chi è costretto a lasciare la propria terra e la propria casa portando con sé, nell'insicuro mare, la speranza per un futuro migliore. Il viaggio di Enea è il viaggio verso l'Esperia, a cui non si può per nulla rinunciare neanche dinanzi alla grande accoglienza riservata alla flotta di troiani dalla regina Didone. L'Esperia assume così i connotati di moto dell'animo e luogo del destino; il posto dove si può iniziare una nuova vita, ricca di gioie e soddisfazioni.

Prossimo appuntamento con il Festival Tempeste sarà lo spettacolo teatrel “Fantasmi dal mare – Storia di un naufragio”, a cura di “Sottosopra – visioni capovolte” che si andrà in scena presso l'Arco del Balì venerdì 3 settembre alle ore 20.30.