FESTIVAL 'TEMPESTE'
'C'era una volta la guerra', il Teatro di Emergency a Tempeste
Lo spettacolo, andato in scena ieri martedì 23 agosto al Minareto della Selva di Fasano, ha acceso la luce sulla non inevitabilità della guerra
FASANO- ‘C'era una volta la guerra' è il titolo della rappresentazione teatrale andata in scena ieri, lunedì 23 agosto, al Minareto della Selva di Fasano approdata a Fasano in occasione del Festival “Tempeste – Immagini, suoni, racconti dal Mediterraneo”. Sul palco di Villa Damaso Bianchi, simbolo di una città che guarda con occhi curiosi al Mediterraneo, Mario Spallino con la regia di Patrizia Pasqui e le musiche di Guido Tongiorgi. L'atto unico è stato messo in scena dalla compagnia teatrale “Il Teatro di Emergency”, nata nel 2000 con l'obiettivo di informare e far riflettere sui temi della guerra e della povertà, ma anche sulla possibilità di intervenire per promuovere e affermare i diritti umani essenziali e i valori della solidarietà e della pace.
C'era una volta la guerra e purtroppo c'è ancora e non potrà terminare fino a quando la stupidità umana non cesserà di esistere. Un viaggio che parte da lontano, più precisamente dagli ominini che inventano la guerra perché “il mare era nostrum e la terra idem”. Da quel momento le guerre che si sono susseguite sono state migliaia con altrettante motivazioni, spesso delle più disparate e impensabili. Un atto unico che porta in rassegna gli eventi e gli avvenimenti bellici degli ultimi decenni con un'attenzione particolare ai risvolti più clamorosi della storia contemporanea.
Uno spettacolo composto da storie, personaggi, dialoghi e canzoni che accendono la luce sulla non inevitabilità della guerra. Filippo Tommaso Marinetti in uno dei manifesti del Futurismo presentava la “Guerra come unica igiene del mondo”, idea che successivamente fu fortemente abbracciata da Benito Mussolini e dal suo movimento, anche se ben presto si presentò come grande arma di distruzione del mondo. Ma le guerre sono fatte anche di persone che si oppongono al meccanismo della guerra: è il caso di Vasilij Archipov, comandante sovietico, che nel 1962 si oppose al lancio del siluro nucleare nonostante il suo sottomarino fosse attaccato dagli statunitensi, evitando di fatto una battaglia nucleare; ma anche quello di Michail Sergeevič Gorbačëv che, dopo essersi reso conto dello stato di stagflazione dell'economia dell'URSS, mise fine al terrore della guerra fredda e all'esperienza dell'Unione Sovietica.
La serata è stata anche un modo per poter ricordare e omaggiare il grande Gino Strada, medico e cofondatore assieme a sua moglie della ONG “Emergency”, scomparso improvvisamente lo scorso 13 agosto.
di Mattia Arconzo
24/08/2021 alle 10:27:22
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