Un immenso Omar Sosa al Minareto

Fasano – Il concerto andato in scena ieri sera, martedì 12 agosto, nell'ambito del cartellone di Bari in Jazz, ha avuto un protagonista eccezionale: il compositore e pianista cubano, Omar Sosa.

Il polistrumentista cubano, è tra i migliori rappresentanti della World Music, e ha dato vita ad un concerto sold out, che potrebbe essere definito tridimensionale: un pianoforte a cui erano collegati plurime strumentazioni; una tastiera, un PC, un microfono, immancabili i sonagli alle caviglie che consentivano di creare melodie da sala di registrazione, create esclusivamente da Sosa.

Un concerto che evocava il divino, che ha portato lo spettatore ad in un'altra dimensione, fuori dal tempo e dallo spazio rappresentato dal presente al Minareto.

Il concerto è stato dedicato alla vita, come egli stesso ha ribadito, una vita che deve proseguire nella gioia. Infatti, è definito un futurista della musica africana ma potrebbe essere un pioniere della musica senza frontiere, dove diverse sonorità e melodie si integrano senza mai prevaricare. Omar Sosa ha mescolato il jazz, con l'elettronica e le peculiarità della sua voce, rendendosi un tutt'uno con il Minareto e le sue rievocazioni orientali.

Un concerto, ma soprattutto un viaggio fuori dimensionale tra la musica tradizionale africana, i caldi ritmi cubani e la modernità del jazz, dove il pubblico è stato coinvolto attivamente nel creare "ritmo" attraverso il battito delle mani. 

Nel corso del concerto ha ricevuto un omaggio vegetale da parte di un bambino presente che Sosa ha definito “Questa è la Puglia!”. Nei suoi giorni pugliesi ha apprezzato l'ospitalità che sempre contraddistingue la Puglia.

A fine concerto Omar Sosa ha omaggiato la nostra redazione di un breve saluto: visibile nel video.

Questa sera è in programma il concerto di Kekko Fornarelli, che presenta il nuovo album “Rebirth”. Si tratta di un inno alla vita, uno straordinario e visionario concerto fatto di atmosfere oniriche, calde, di rinascita, un progetto che simboleggia la ricostruzione spirituale, culturale ed un percorso di crescita umana, composte ed interpretate da uno degli artisti più rappresentativi della scena crossover contemporanea ed amato da pubblico di tutto il mondo. Nella serata ci sarà un'ouverture di Gianluca Bufis e Giancarlo Sabatini, in arte “Ice Land”.

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