'Chiamiamo il Babbo': Paola e Silvia Scola raccontano i retroscena del grande Ettore Scola

FASANO - “Chiamiamo il Babbo” è il titolo del libro di Paola e Silvia Scola, dedicato al proprio padre Ettore Scola, presentato ieri, mercoledì 11 dicembre, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città alla presenza delle autrici. L'appuntamento letterario, organizzato dal Presidio del Libro di Fasano è stato moderato dal docente LUISS Nicola Latorre.

Ettore Scola è stato regista e sceneggiatore italiano di grande fama. Numerosi sono i film rimasti nel cuore degli italiani che portano la sua firma: “C'eravamo tanto amati”, “Brutti, sporchi e cattivi”, “La terrazza” e tanti altri. Uomo che ha dato molto al grande schermo e che non ha fatto sentire la propria assenza all'interno delle mura domestiche. Questo è quello che trapela dal racconto curioso e ricco di aneddoti familiari realizzato dalle figlie; una prospettiva differente da quelle già conosciute e che afferiscono alla vita intima di Scola. Un padre e un nonno mai assente, che chiamava le propria figlie e i propri nipoti più volte nell'arco dell'intera giornata e che ha creato intorno a se rapporti familiari di grande complicità.

“Chiamiamo il Babbo” è un libro che evita la retorica, le celebrazioni e gli allori che ad un grande come Ettore Scola sarebbero dovuti. Il racconto di un uomo del sud, che ama la condivisione e l'amore della gente che lo circonda. Una raccolta di eventi che più descrivono la personalità e il rapporto che Scola possedeva con tutti; prima tra tutte la propria domestica: non una donna qualunque, una donna di famiglia, che lui portò all'altare quando si sposò come fosse il padre e che accolse il figlio, come fosse stato il suo.

Paola e Silvia Scola, grazie alla loro prima fatica letteraria, riescono più di chiunque altro a disegnare un nuovo Ettore Scola, conosciuto per il proprio profilo professionale, e che da oggi potrà mostrare anche la parte più nascosta e ancor più bella della propria vita familiare.