'La mattina dopo' di Calabresi: le storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di ricominciare

FASANO - Storie di vita, di persone comuni che hanno dovuto combattere con la realtà e hanno provato a cambiarla, a rialzarsi dopo una dolorosa caduta o sconfitta. Queste sono state le protagoniste dell'incontro organizzato dai Presidi del Libro di Fasano ieri, lunedì 2 dicembre, presso il CiaiaLab di c.so Vittorio Emanuele, con ospite Mario Calabresi, già direttore di Repubblica, cronista parlamentare e attento narratore degli avvenimenti conseguenti alla caduta delle Torri Gemelle.

In una piacevole chiacchierata con lo storyteller Marco Mancini, Calabresi ha presentato “La mattina dopo”, il suo ultimo libro, edito da Mondadori. Il giornalista ha raccontato il proprio giorno dopo e quello di tanta gente che negli anni ha avuto il piacere di intrecciare con la propria vita, professionale e privata. Il giorno dopo, quello che chiunque nella propria vita ha dovuto affrontare, da chi subisce la perdita di un caro parente, di un amico, di un figlio o del lavoro, o più semplicemente chi giunge alla pensione dopo una vita frenetica e di dedizione per la propria mansione e che dall'oggi al domani si ritrova solo, senza quello che per un'intera vita ha caratterizzato la propria quotidianità. Il giorno dopo, però, è anche quello dei cittadini di New York all'indomani dell'attentato alle Torri Gemelle, che cambiarono l'assetto e il modo di vivere della società; è anche quello che cambiò il “modus vivendi” dell'occidente, dopo la crisi economica del 2008.

Mario Calabresi, attraverso la sua ultima opera letteraria, ha dato uno spunto su un argomento sicuramente insolito e spesso all'ombra dei riflettori accesi sui grandi avvenimenti di ogni singola vita; quell'ombra che con forza uomini e donne cercano di illuminare rendendola migliore e accogliente. E proprio questo coraggio di ricominciare, questa voglia di vincere dopo aver perso, di rialzarsi dopo essere caduti, fanno “Il Giorno dopo” un momento migliore.

La presenza di un grande giornalista, l'italiano più giovane alla guida di un giornale, ha fatto ragionare anche sull'evoluzione dell'informazione, sempre più digitale ed innovativa, e sulla situazione politica attuale, dove in parlamento non ci si reca per lavorare, ma per giocare a chi sia il più seguito sui social o, perché no, per fare proposte di nozze.

Una serata di ottimismo e speranza ma anche di riflessione e conoscenza, elementi che sempre più spesso vengono trascurati senza pensare alle relative conseguenze.