La morale del Bon Mariage

Fasano – In un settecento probabilmente non molto diverso dalla contemporaneità si susseguono delle scene brillanti, in cui si cerca di scandagliare il complesso e profondo rapporto tra uomo e donna: il matrimonio. 

Un testo, scritto a quattro  mani da Andrea Castelletti e Laura Murari, in cui si ha modo di riflettere sui mille volti del matrimonio, in una serie di scene che hanno il compito di mettere in versi i diversi “lumi” dell'amore. 

Protagonista un istrionico Michele Vigilante, della compagnia Teatro Imperia di Verona che con Walter Peraro, Chiara Rigo, Alessia Antinori, Valentina Stevan e Elena Perego sono stati in grado di ribaltare il concetto dell'amore e del matrimonio espresso all'inizio della commedia. Proprio come nei secoli illuminati,  oggi il rapporto matrimoniale è “ampliato” da un rapporto duale uomo-donna ad una sorta di catena solida “lui, lei, l'altra/o”. 

Durante i novanta minuti di spettacolo si sorride, ride, si recitano aforismi e battute come se si volesse scrivere una sorta di “trattato” sul matrimonio con numerose citazioni filosofiche classiche moderne, adattandole di volta in volta alle situazioni che si creavano sul palco.

Citazioni goliardiche e che hanno sortito una certa riflessione sul tema trattato; “ l'adulterio è la medicina migliore per il matrimonio”; “un marito prende un amante per non lasciare la moglie; la moglie prende un amante per lasciare il marito”; “il dubbio è mille volte più eccitante della verità”; sino a raggiungere alla summa “il matrimonio è necessario per la  specie umana!”.

Prossimo appuntamento, sempre al Teatro Sociale, con la quinta compagnia in gara e il sesto spettacolo, domenica 10 novembre con “Il dubbio” della compagnia “Giardini dell'arte” di Firenze. Apertura porte ore 18:30, sipario ore 19:00.