Presentato a Torre Maizza il libro 'La ragazza con la Leica'

FASANO – In una conversazione dedicata alle donne coraggiose, la sezione locale del Presidio del Libro ha incontrato Helena Janeczek, scrittrice tra i dodici candidati al Premio Strega 2018 con il libro La ragazza con la Leica (Ed. Guanda). Ieri sera (venerdì 18 maggio), nell'incanto di Masseria Torre Maizza, ha avuto luogo il primo dei due appuntamenti della mini rassegna “maggio di libri in masseria”. Durante l'incontro, patrocinato dall'Amministrazione comunale in collaborazione con l'Associazione Photografiamo, l'autrice ha dialogato con Annamaria Toma, responsabile del Presidio.

Libera, colta, coraggiosa: Gerda Taro è stata la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Helena Janeczek racconta proprio la vita di questa ragazza tedesca, il suo amore con il fotoreporter ungherese Robert Capa che le insegnò a usare la Leica, il legame con la fotografia, fino alla tragica morte, avvenuta il 26 luglio 1937, quando fu travolta da un carro armato mentre cercava di compiere il suo lavoro documentando la caduta della Spagna repubblicana. Testimone diretta della guerra civile spagnola, che decise di seguire in prima linea, ha realizzato reportage e lasciato a futura memoria immagini di orrori e distruzione.

Il suo libro – venuto alla luce dopo sei anni – intrecci memoria privata e storia collettiva: la vicenda personale della giovane donna diventa occasione per dipingere un affresco corale del momrnto storico, per trasmettere tutta la difficoltà di un mestiere, quello del reporter di guerra, che ti porta tra gli orrori e la distruzione. Al centro della narrazione non troviamo la guerra, ma persone come Gerda, i suoi ricordi, le relazioni, la vita vissuta all'epoca e quella spezzata definitivamente, a soli 27 anni, sul fronte, con la determinazione femminile e il coraggio di chi non si arrende.

Il secondo appuntamento si terrà questo pomeriggio (19 maggio) a Masseria Cazzigna, con Yari Selvetella, candidato al Premio Strega 2018 con il libro Le stanze dell'addio.