INCONTRO D'APPROFONDIMENTO
Il tema dell'adultizzazione delle bambine affrontato a Palazzo di Città a Fasano
L'incontro di riflessione, promosso nell'ambito del progetto 'Sui generis', è stato condotto dalla ricercatrice Valeria Rossini
FASANO – Per il sesto appuntamento del ciclo di incontri “Sui generis: spunti di democrazia inclusiva” promosso dagli assessorati alla Cultura ed alle Pari opportunità del comunale di Fasano, ieri sera (venerdì 10 novembre), nella Sala di rappresentanza di Palazzo di Città è stato affrontato il tema “Piccole donne (non) crescono: l'adultizzazione delle bambine tra modelli genitoriali e influenze sociali”. A relazionare è stata Valeria Rossini, ricercatrice in Pedagogia generale e sociale al dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell'Università di Bari.
Prima di lasciare la parola all'esperta, le assessore Cinzia Caroli e Annarita Angelini, forti promotrici del progetto di disquisizione e riflessione su tematiche sensibili di stretta attualità, hanno voluto sottolineare come l'esigenza di affrontare l'argomento sia partita dai presenti alla prima serata di “Sui generis” che diede al pubblico la possibilità di esprimere delle preferenze. È emersa così l'urgenza di analizzare il preoccupante fenomeno dell'adultizzazione dei bambini.
In una riflessione molto partecipata, che ha coinvolto attivamente i presenti, la relatrice ha messo in luce come oggi, sempre più spesso, l'infanzia sia diventata una sorta “di malattia” che porta i bambini a crescere in fretta. Alla base, come ha spiegato la dott.ssa Rossini: «ci sono la crisi dell'autorità, per la quale gli adulti hanno perso il loro ruolo di riferimento per i minori volendo stabilire con loro un rapporto alla pari; il gap tecnologico, ovvero l'accesso rapido e incontrollato ai mezzi di comunicazione di massa da parte dei più piccoli; infine, il fenomeno della mercificazione». Nel riflettere su quattro tipologie di bambini adultizzati – il “piccolo imperatore o tiranno”, il bambino accelerato, il bambino consumista e il bambino erotizzato –, la relatrice ha coinvolto i presenti chiamando in causa esempi concreti. Immancabile il riferimento ai modelli culturali e alle influenze sociali, e in particolare all'invito alla frivolezza, alla seduzione, alla perfezione trasmessi dalla pubblicità, dall'abbigliamento, dai giochi e naturalmente dai diffusi talent show televisivi, che invitano alla competizione e all'apparire.
Insomma, oggi la questione dell'adultizzazione dell'infanzia merita un serio e approfondito dibattito nel quale un ruolo chiave appartiene agli educatori. Genitori, insegnanti, professionisti di settore hanno potuto confrontarsi e discutere in uno spazio di reciproco arricchimento.
di Angelica Sicilia
11/11/2017 alle 03:24:38
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