La nuova edizione del Festival 'Di scena a Fasano' parte con Luigi Pirandello

FASANO – Il sipario sulla IX edizione del Festival Nazionale di Teatro Amatoriale “Di scena a Fasano” si è alzato nella serata di ieri (domenica 15 ottobre) al Teatro Sociale. La kermesse, promossa dal Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini” e patrocinata dal Comune, è partita con la rappresentazione di un classico dal valore letterario assoluto: Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello. A misurarsi con questo capolavoro è stata la Compagnia “Al Castello” di Foligno, diretta da Claudio Pesaresi, che ha voluto celebrare il 150° anniversario dalla nascita del grande drammaturgo e scrittore siciliano, Premio Nobel per la Letteratura del 1934.

Un testo di indiscussa genialità, primo della trilogia del “teatro nel teatro” (a cui seguirono Ciascuno a suo modo e Questa sera si recita a soggetto), che l'adattamento ha recuperato quasi fedelmente, facendo emergere quella conflittualità tra realtà e finzione a cui proprio Pirandello ha aperto la strada letteraria. Una compagnia di attori, intenta a provare la commedia “Il giuoco delle parti”, all'improvviso si ritrova a condividere il palcoscenico con sei individui (un Padre, una Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina), ovvero personaggi rifiutati dallo scrittore che li ha concepiti che pertanto chiedono al Capocomico di avere una vita artistica che possa mettere in scena il loro dramma. Quando la compagnia accetta, i personaggi iniziano a raccontare la loro storia, fatta di dolori, rimorsi e contrasti famigliari. Ma la realtà dei personaggi non riesce ad emergere nella finzione degli interpreti: tutto appare incomunicabile su quel palco che altro non è che “un luogo dove si gioca a fare sul serio”.  

Un'opera senza dubbio complessa, per la difficoltà dei temi e dell'impianto narrativo, con la quale la Compagnia ha voluto misurarsi tramite una messa in scena a tratti troppo immobile e priva di slancio. Da segnalare la padronanza e l'interpretazione del regista-attore Pesaresi che ha vestito i panni del Padre. A fine spettacolo, il direttore artistico Mimmo Capozzi e la presidnete del Gat, Antonietta Mancini, hanno salutato il pubblico presente in sala.

 Prossimo appuntamento, sabato 21 ottobre con Il visitatore di Emmanuel Schmitt della Compagnia La Betulla di Nave (Brescia).