LAUREATI TALENTUOSI
Visitare Egnazia in 3D: il sogno realizzato di Cosimo Rubino
Il Rotary Club di Fasano ha assegnato una borsa di studio al giovane dottore che ha ideato un tour virtuale del Museo e Parco archeologico

FASANO – Un percorso virtuale, un'esperienza immersiva: così si può definire lo straordinario esperimento di Cosimo Rubino, laureatosi all'Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Urbino con una tesi specialistica sperimentale incentrata sulla realizzazione di un itinerario in 3D del Museo e Parco archeologico di Egnazia. L'innovativo progetto è stato presentato ieri mattina (sabato 10 giugno), proprio nella sala convegni museale, nell'ambito della cerimonia di assegnazione di una borsa di studio da parte del Rotary Club di Fasano al giovane dottore. A introdurre l'appuntamento è stata Angela Ciancio, direttrice del Museo, che ha rimarcato come l'iniziativa, nata come occasione di studio, sia diventata una concreta possibilità di valorizzare l'offerta culturale e accrescere la fruizione del luogo; anche il sindaco, Francesco Zaccaria, ha individuato, in questa opportunità, un modo per avvicinare l'arte al turismo sempre più diffuso sul nostro territorio.
Il presidente rotariano, Alberto Mavilio, ha introdotto i lavori sottolineando il legame a doppio filo tra il sodalizio ed Egnazia: anzitutto per il simbolo stesso del Club fasanese, un trullo che sorge sulle rovine, e poi per la creazione della fondazione Egnathia, che in questa circostanza si è spesa per premiare l'idea di Cosimo Rubino e per donare al Museo un visore VR e uno smartphone dove è stato installato il software del programma di viaggio virtuale. A raccontare il curriculum dell'ambizioso inventore è stato Francesco Bagorda, suo primo «maestro di bottega» con cui il confronto è rimasto immutato nel tempo: e proprio sotto la sua consulenza è venuto fuori un progetto davvero entusiasmante. Come ha spiegato Rubino, l'idea è sorta per consentire a una persona di poter curiosare tra le stanze del Museo anche mentre si è comodamente seduti sul divano di casa ma soprattutto per permettere la visita di alcuni luoghi fisicamente inaccessibili (vedi le tombe sotterranee) o l'osservazione minuziosa di dipinti e sculture, fin nei minimi dettagli.
Il progetto rende il pubblico interattivo con l'utilizzo di tecnologie d'avanguardia e costituisce un ponte tra la cultura, l'arte e la realtà. Le immagini riprodotte sono estremamente realistiche, di qualità elevatissima, e restituiscono i colori e le forme nella loro identità autentica, compresi soffitti e pavimentazioni (nonostante, ad esempio, le difficoltà riscontrate nelle tombe a causa dell'acqua stagnante). Tanta bellezza visiva è accompagnata da un breve testo esplicativo (la visita virtuale sotterranea comprende anche un'audioguida) che concede le informazioni principali dell'elemento relativo. Insomma, Cosimo Rubino ha proprio pensato a tutto e la sua marcia in più, segnata dall'amore per la terra d'origine e per la fotografia, ha fatto sì che gli studi portassero un beneficio a quella collettività che ora gli rende giusto merito.
di Antonella Argento
11/06/2017 alle 03:47:56
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