NEL VENTENNALE DELLA SCOMPARSA
Fasano si riappropria della storia e dell'arte di Ernest Verner
Interessante incontro organizzato dall'Università del Tempo Libero 'San Francesco d'Assisi' in collaborazione con l'associazione 'Amici di Ernest Verner'
FASANO – 1997-2017: sono trascorsi vent'anni dalla morte di Ernest Verner, pittore, intellettuale, amante della letteratura e degli animali, e, dopo un oblio perdurato ingiustamente, Fasano si riappropria della incredibile storia e professionalità di un artista che visse a lungo in città, dove intrecciò amicizie, fu ospitato da tante famiglie locali (che custodiscono gelosamente i suoi quadri) e soprattutto raggiunse il punto più alto di quella che fu la sua tecnica pittorica sublime. Per fare un po' il punto su quello che si è riusciti a recuperare fino a ora, l'associazione “Amici di Ernest Verner” ha tenuto un incontro nella sede dell'Università del Tempo Libero “San Francesco d'Assisi”, ai Portici delle Teresiane, nell'ambito della “settimana della cultura” che ha organizzato il sodalizio presieduto dalla prof.ssa Palmina Cannone.
A relazionare sulla figura dell'artista sono state Annalucia Leccese, presidente dell'associazione verneriana, e Angelica Sicilia, giornalista che ha scoperto la grandezza del pittore durante un'inchiesta di Osservatorio. In apertura, è stato letto un pensiero scritto dalla pittrice Adriana Notte, che ricordava come il caro Ernest non meritasse la celebrità e una prima mostra solo dopo la morte, perché chi lo conobbe comprese bene la sua levatura sin da quando era in vita. Una vita che fu costellata di incontri, di esposizioni condivise con Picasso, di tributi a Van Gogh; fino a quando un regalo inaspettato, la leonessa Sciù-Sciù, cambiò il corso degli eventi e lo porto a trasferirsi nello Zoosafari.
Per raccontare la biografia e la creatività di Verner, che molto attinse dai paesaggi fasanesi, l'I.I.S.S. “Leonardo da Vinci” si è impegnato a realizzare uno spettacolo a conclusione del progetto “Intrecci di musica e letteratura” coordinato dai docenti Mina Corelli e Michele Iacovazzi, che andrà in scena mercoledì 7 giugno al Teatro Kennedy con ingresso libero. «Consegnare agli studenti questa personalità e far sì che ne tramandino la storia è una enorme responsabilità ma anche un grosso privilegio» ha detto la dirigente Stella Carparelli. Ma non finisce qui: gli appuntamenti pensati per celebrare il ventennale della morte di Verner sono tanti. Il 2 luglio, in collaborazione con il FAI Brindisi, sarà istituito un itinerario nei luoghi abitati dal pittore (dove sono conservate numerose sue tele): Masseria Notarangelo, Masseria Don Sante, l'Abbazia di San Lorenzo e l'istituto Sacro Cuore. Dal 1° al 30 settembre, invece, nella Casina municipale della Selva saranno esposti i 30 quadri donati dal fratello Walter al Comune di Fasano: per l'occasione l'associazione “Amici di Ernest Verner” presenterà un accurato catalogo di queste sue opere.
di Antonella Argento
25/05/2017 alle 02:01:28
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