MONTALBANO FOLK FEST
Angelo Branduardi seduce Montalbano
Quasi 3000 spettatori al "Montalbano Folk Fest" per il concerto del cantastorie milanese
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Angelo Branduardi al Montalbano Folk Fest (foto G. Fanizza)
MONTALBANO - Lo chiamano il “menestrello della musica italiana”, perché con il suo inseparabile violino, proprio come un giullare di corte, Angelo Branduardi riesce a raccontare, far ballare e vibrare l'anima. Lo ha fatto anche nella serata di Ferragosto davanti ai quasi tremila spettatori accorsi per ascoltarlo in Piazza della Libertà per l'evento clou del “Montalbano Folk Fest”, la serie di spettacoli gratuiti estivi promossa dall'associazione “A Sud – La compagnia dei sognatori”. Quasi due ore di arte e musica, in una serata resa magica dal suo repertorio: una miscela affascinante di stili che vanno dall'etnico fino al rinascimentale.
Non sono mancati i grandi successi come "La pulce d'acqua", “Si può fare”, “Alla fiera dell'Est”, “Vanità di vanità” e “Cogli la prima mela”. Così come alcuni brani sulla vita di San Francesco d'Assisi tratti dall'album “L'infinitamente piccolo” pubblicato nel 2000: “Cantico delle creature”, “Il Sultano di Babilonia e la prostituta”, “Audite poverelle” e infine “La predica della Perfetta Letizia”.
E poi tanta altra musica, fatta di novità e sperimentazioni. Come “Fou de Love”, il cui testo dalla fonetica accattivante è scritto in sette lingue (italiano, spagnolo, inglese, tedesco, napoletano e due lingue italiane antiche), oppure la produzione più recente per il “mercato sottostante” (con chiara nota ironica nei confronti del mercato musicale e dei talent show) raccontando favole attualizzate: “Il giocatore di biliardo”, “Il denaro dei nani” e “La tempesta”.
Ma come ogni menestrello che si rispetti, il maestro Branduardi canta anche per esorcizzare la morte e i demoni, prima nel “Ballo in fa diesis minore” e poi in un incantevole assolo in cui offre il meglio del suo talento con lo strumento del diavolo: il violino. Uno spettacolo intenso e, come già detto, magico.
Una serata di Ferragosto che rimarrà nella storia di Montalbano e del suo Festival, grazie ai suoi infaticabili “sognatori” che da tre anni riescono a concretizzare quello che sembra irrealizzabile, rendendo così la frazione fasanese il centro del Sud e del Mediterraneo.
Prossimo appuntamento con i "Sciamaballà!" sabato 18 agosto, per maggiorni info clicca qui
di Oronzo Rubino
16/08/2012 alle 10:48:28
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