STAGIONE CONCERTISTICA
La musica di Nicola Piovani regala emozioni al pubblico di Fasano
Il compositore, per la terza volta a Fasanomusica, ha presentato ieri sera lo straordinario spettacolo 'La musica è pericolosa'
FASANO – «La musica è pericolosa, come lo sono tutte le cose profondamente belle. La bellezza vera, quella che ti ammalia e ti cambia è in una poesia, nell'arte figurativa, nell'amore adolescenziale»: è il pensiero di Nicola Piovani, celebre compositore e musicista apprezzato in tutto il mondo, fermamente convinto che la musica abbia una speciale potenza sentimentale e ammaliatrice, da cui è impossibile sottrarsi, e che è causa di sussulti e batticuore. Tutte emozioni vissute nella serata di ieri (giovedì 16 febbraio) al Teatro Kennedy di Fasano, dove il Maestro ha presentato uno spettacolo superlativo, non a caso intitolato “La musica è pericolosa - Concertato” per la 34a stagione di Fasanomusica. Ad accompagnarlo al pianoforte sono stati cinque talentuosi musicisti: Rossano Baldini (tastiere e fisarmonica), Marina Cesari (sax e clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello, chitarra e mandoloncello), Ivan Gambini (batteria e percussioni) e Marco Loddo (contrabbasso).
Prosa, racconti personali e travolgenti esecuzioni musicali hanno scandito un tributo “da Oscar” alla Musica, omaggiata nelle sue diverse forme di espressione perché tanti sono i volti della bellezza stessa. Si parte dalle colonne sonore, melodie che hanno suggellato nel tempo il successo di tante pellicole: in questo viaggio-spettacolo, il Maestro Piovani si incammina ricordando grandi registi con cui ha collaborato, a cominciare da Fellini, che tanto subiva il fascino delle note per la loro capacità di «strangolare di emozioni». Le melodie dei film Intervista e Ginger e Fred, seguite da quelle di Speriamo che sia femmina di Monicelli, cedono poi il passo a una breve antologia dedicata alle favole mitologiche, con sequenze musicali sulla sirena Partenope, sul Minotauro della mitologia greca e su La danza dei sette veli, impreziosite dalle illustrazioni video di Milo Manara.
Attraverso una sincera conversazione con il folto pubblico, il protagonista rammenta i suoi primi approcci con la musica, dalle trascrizioni di brani sinfonici, come la Mazurka di Chopin, alla meraviglia di fronte all'arrivo della banda di paese, capace di unire una comunità intera nell'attesa di una sacra effige. Un bagaglio di stupore riaperto ad esempio per la composizione del brano di ingresso di Benigni in uno spettacolo del 1995. E, infine, spazio alla canzone, la composizione che per antonomasia riesce a legare a sé ricordi e sensazioni. Piovani regala ancora tre racconti-esecuzioni con la canzone sentimentale Quanto t'ho amato, composta con Benigni e Cerami e di cui resta impresso il verso finale “nell'amor le parole non contano, conta la musica”, l'interpretazione magica di Marcello Mastroianni del brano Caminito, e per finire la canzone censurata Il Bombarolo di De André, in cui ritornano i suoni di tre campane di un campanile di giovanile memoria.
Un concerto da standing ovation per il pubblico estasiato. Una rappresentazione raffinata che ha confermato la maestria e la grandezza del vincitore del premio Oscar per la colonna sonora del film La Vita è Bella, regalata per il bis finale.
di Angelica Sicilia
17/02/2017 alle 02:55:26
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