INIZIATIVA LETTERARIA
Il greco esercita ancora il suo fascino sugli studenti di Fasano
È stato presentato ieri pomeriggio (domenica 15 gennaio) il libro 'La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco' di Andrea Marcolongo
FASANO – In un auditorium gremito di menti curiose, sull'onda delle belle emozioni suscitate dalla “Notte del liceo classico” che si è vissuta anche a Fasano tre giorni fa, ieri pomeriggio (domenica 15 gennaio) il Presidio del Libro di Fasano, in collaborazione con l'I.I.S.S. “Leonardo da Vinci” e la scuola secondaria di primo grado “Bianco - Pascoli”, ha voluto presentare “La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco”, un prezioso libro per ragazzi (e non solo) scritto da Andrea Marcolongo ed edito da Laterza, pubblicato a settembre ma ancora primo in classifica tra i saggi italiani. L'autrice è stata ospitata nella scuola diretta da Stella Carparelli, che ha voluto ribadire quanto la cultura classica sia un patrimonio genetico collettivo, come emerge anche nel testo della Marcolongo assieme a tutto il suo amore per il sapere.
Presente per l'occasione anche il dirigente della “Bianco-Pascoli”, Gaetano Di Gennaro, per caldeggiare la soluzione di continuità tra i due istituti. La prof.ssa Annamaria Toma, responsabile del Presidio del Libro fasanese, ha elogiato il ruolo di docenti e scrittori che riescono a compiere il miracolo di portare alla lettura gli studenti, in un momento storico in cui il libro è stato sostituito da altre forme di comunicazione. Andrea Marcolongo, 30 anni, si è laureata in Lettere antiche all'Università di Milano e ha conseguito un master in storytelling nella Scuola Holden di Torino. A lei, persona riflessiva, umile e molto diretta nelle sue considerazioni, i ragazzi hanno voluto rivolgere numerose domande per carpire l'essenza del suo testo e ritrovare in quelle pagine la propria ragione per studiare il greco (e le altre discipline curriculari).
Il discorso si è soffermato sulle peculiarità della lingua greca che la Marcolongo analizza nel libro, tra cui l'ottativo, un modo verbale che indica il desiderio, progressivamente svanito nel latino fino a richiedere “un discorso di troppe parole” nell'italiano odierno. «Non è cambiata la natura dei sogni – ha spiegato l'autrice – ma nei secoli è mutata la maniera di esprimerli. Questo perché la civiltà greca possedeva una libertà di pensiero, di azione, di comunicazione che ne hanno fatto un grande popolo». Il libro della Marcolongo non è destinato ai soli esperti del settore, anzi, è alla portata di tutti dal momento che è il racconto di una passione per qualcosa che si ama profondamente. Nelle pagine penetra una certa letterarietà frammista a emozioni e ricordi di giornate trascorse studiando il greco, una lingua che può rivelare tutta la sua modernità se si adatta un canto di Saffo a una canzone pop, Everytime We Touch dei Cascada, come ha fatto benissimo al pianoforte la studentessa Marina Guarini.
di Antonella Argento
16/01/2017 alle 03:37:05
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