PREGEVOLE INIZIATIVA
Il latino diventa pop nella 'Notte bianca del liceo classico' di Fasano
Gli studenti dell'istituto 'da Vinci' hanno dato vita a un originale spettacolo con musica, coreografie e versi modellati sulla cultura classica
FASANO – Chi ha detto che il latino è una lingua “morta”? Come si può affermare che la mitologia greca non ha più nulla da comunicare alle nuove generazioni? Sono stati gli stessi ragazzi a smentire questi luoghi comuni dando vita a una manifestazione in cui la cultura classica si offre alla portata di tutti per dimostrare ancora una volta la sua profonda modernità: si è tenuta anche all'istituto “Leonardo da Vinci” la “Notte bianca del liceo classico”, un evento di portata nazionale nato da un'idea di Rocco Sghembra, docente del Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, e giunto alla sua terza edizione; e così, per la prima volta, gli studenti fasanesi, guidati dalle professoresse Giorgia Lepore e Teresa Liuzzi, si sono messi in gioco dando forma a un originale spettacolo che ieri pomeriggio (venerdì 13 gennaio) è stato replicato per ben tre volte con un pubblico sempre diverso.
Tanti i sentimenti rilevati dagli interpreti nelle pagine più note della letteratura greca e latina: speranza, gelosia, felicità, perseveranza, curiosità, passione e odio; si tratta di testi pieni di valori e virtù, storie di dèi ed eroi largamente conosciute, amori non ricambiati o ostacolati o idealizzati fino all'inverosimile. E così i ragazzi hanno recitato stralci da Sofocle, Simonide, Saffo, Catullo, Terenzio e molti altri, abbinando ai racconti e ai personaggi coreografie o melodie adatte a scandire ogni emozione descritta dai grandi autori.
Ma chi pensa che la recita sia stata piatta e monocorde si sbaglia di grosso, perché proprio entrando nel vivo dello spettacolo i carmina catulliani si sono modellati sulle musiche di Sofia di Alvaro Soler, Una canzone d'amore degli 883, Last Christmas degli Wham! e addirittura Stayin' Alive dei Bee Gees, la favola di Amore e Psiche è stata accostata a quella della Bella Addormentata, alcuni versi latini sono stati decantati a ritmo di rap e, in una entusiasmante esplosione di gioia finale, anche Mamma mia! degli Abba è stata tradotta in greco.
Pregevole il lavoro del gruppo di attori (tra cui alcuni ex alunni), che nonostante qualche problema tecnico nella prima messa in scena sono riusciti a tenere il palco egregiamente. A loro spetta il compito di «celebrare l'importanza di un patrimonio che appartiene a tutti noi» ha detto la dirigente Stella Carparelli nel suo saluto iniziale «e che anche noi come scuola faremo di tutto per preservare. Il liceo classico continuerà a esistere sempre!».
di Antonella Argento
14/01/2017 alle 01:08:11
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