STAGIONE CONCERTISTICA
Una straordinaria Alice canta in esclusiva per Fasanomusica
Nel secondo appuntamento della nuova stagione, ieri sera, il pubblico ha molto apprezzato il recital della grande artista
FASANO - «Quando il vento si placa, il profumo della terra non sa più dove andare, e unicamente in sé ritrova il senso del suo essere»: è con i versi d'apertura della canzone Aspettando mezzanotte (del 2014) che la leggiadra Alice ha fatto il suo ingresso al Teatro Kennedy, dove il pubblico l'attendeva trepidante. Nella serata di ieri (venerdì 2 dicembre), la cantante di Forlì si è esibita in esclusiva regionale per la 34.ma stagione concertistica di Fasanomusica, accompagnata da Carlo Guaitoli al pianoforte e Antonello D'Urso alle chitarre. Nel recital, la 62enne Alice (nome d'arte di Carla Bissi) ha mostrato grande passione e una forte carica spirituale, oltre che una voce straordinaria che non ha perso intensità nel tempo ma che anzi è sempre capace di persuadere gli ascoltatori trascinandoli quasi in una “dimensione parallela”.
Dopo l'incipit, il concerto è proseguito con Un mondo a parte e Morire d'amore, (pezzi tratti dall'album Samsara del 2012), e poi ancora È stato molto bello, brano scritto dal maestro Franco Battiato, che ha composto le parole di numerose canzoni da lei interpretate. Dal loro primo incontro, all'inizio degli anni Ottanta, i due hanno rafforzato nel tempo la loro amicizia e il loro sodalizio artistico, realizzando musica e duetti, fino alla pubblicazione dell'ultimo album nel novembre 2016, dal titolo Live in Rome, che è la concretizzazione di un tour di successo. Dopo la poetica Autunno già, è stata la volta di Chanson egocentrique, indimenticabile brano interpretato in origine con il cantautore siciliano; la protagonista ha riproposto anche Dammi la mano Amore, una versione improvvisata de La cura, e a seguire ‘A cchiù bella, Aline Geis (poesia di una poetessa friulana), Nomadi. Dopo aver letto ai presenti le parole di Pier Paolo Pasolini sul "Valore della sconfitta", la travolgente voce di Alice ha presentato tre componimenti dello stesso autore: Deserti blu, La recessione, Il principe. Anticipata da I treni di Tozeur (del 1985), la più intima Il contatto dedicata a un'esperienza onirica, ha permesso di apprezzare anche le doti di pianista della cantante. Poi ancora Tante belle cose, Veleni, Il sole nella pioggia e per concludere due hit dalle sonorità pop tanto reclamate dalla platea: Il vento caldo dell'estate, prima, e dopo Per Elisa, il singolo con cui nel 1981 si aggiudicò la vittoria al Festival di Sanremo. L'armonia e la ricercatezza musicale di Alice hanno offerto al pubblico uno spettacolo sul filo dei ricordi e delle emozioni.
di Angelica Sicilia
03/12/2016 alle 02:03:29
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