Il teatro come un tribunale: 'Il gioco' in scena per il Festival della 'Peppino Mancini'

FASANO – All'interno di un tribunale aleggia spesso un clima di inquietudine. Ma cosa succede se gli stessi funzionari di giustizia trasformano la loro professionalità in un passatempo, ricostruendo la tensione della pubblica assise in un contesto domestico? È quello che, nella serata di ieri (domenica 13 novembre), gli interpreti della Compagnia “Calandra” di Tuglie (Le) hanno rappresentato ne Il gioco. Lo spettacolo, tratto da La Panne di F. Dürrenmatt e diretto da Giuseppe Miggiano,  è andato in scena per il quinto e penultimo appuntamento del  VIII Festival Nazionale di Teatro Amatoriale “Di scena a Fasano” promosso dal Gruppo di Attività Teatrali  “Peppino Mancini”.

Un gruppo di amici, costituito da un giudice, un pubblico ministero, un avvocato e uno pseudo boia, si diverte ogni sera con “il gioco del tribunale”:  ciascun procedimento processuale viene ricostruito con imputati di volta in volta diversi, ma tutto è una finzione alimentata da svariati calici bianchi colmi di alcool. Ad essere sottoposto a processo sul palco è Alfredo Traps, imprenditore tessile che ha fatto la sua fortuna mettendo in atto un astuto piano ai danni del suo datore di lavoro. Ogni personaggio ha il suo momento per accusare, fare supposizioni, ricostruire i fatti. Innocenza e colpevolezze vengono però considerate una mera “tattica” e alla fine la verità viene sovvertita. Un tragico epilogo, rappresentato dal suicidio del presunto imputato, chiude  un gioco dove non ci sono regole. La Compagnia aveva convinto maggiormente il pubblico fasanese nel 2014 con Dr Jekyll & mr Hyde.

Alla fine della rappresentazione, il direttore artistico Mimmo Capozzi ha voluto condividere con il pubblico un nuovo successo del Gat “Peppino Mancini”. La compagnia fasanese, infatti, con lo spettacolo A scatola chiusa, diretto da Fabiano Marti, ha conquistato sabato 12 novembre il premio del pubblico nella sesta edizione del concorso “Attimi di Teatro all'Angioino” di Mola di Bari con la seguente motivazione: “Puntuale e fresca rilettura di un classico della comicità farsesca. Il testo di Feydeau è proposto con leggerezza e ritmo di rimarchevole qualità scenica. Più che felice la caratterizzazione dei singoli personaggi”. L'ultimo spettacolo in concorso al Festival, Nemici come prima, è in programma per sabato 19 novembre alle ore 21.00.