Utl 'San Francesco d'Assisi' di Fasano: un nuovo anno sul tema dell'alimentazione

FASANO -  L'Università del Tempo Libero “San Francesco d'Assisi” di Fasano ha ufficialmente inaugurato il suo XIX anno accademico: ieri sera (venerdì 4 novembre) al Teatro Sociale, il sodalizio presieduto da Palmina Cannone con una cerimonia pubblica ha presentato alla comunità il ricco programma messo a punto per il 2016/2017. Come suggerito dalla 'Federuni ' – associazione nazionale a cui aderisce anche l'Utl fasanese – la tematica generale che ispirerà progetti, eventi e approfondimenti sarà l'alimentazione. Per questa ragione, per la serata d'apertura, illustre ospite è stato il prof. Francesco Schittulli che ha relazionato su “Attualità e prospettive per una vittoriosa lotta ai tumori”. Dopo un doveroso omaggio alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto nei giorni scorsi, affidato alla voce del prof. Armando Bianchi, il sindaco Francesco Zaccaria e gli assessori Annarita Angelini e Luana Amati hanno salutato i presenti esprimendo i loro auguri per le nuove attività. La cerimonia, condotta dalla presidente Cannone, è stata allietata dalle esecuzioni musicali di Michele Ambriola e Luisa Pinto. Presenti il console della Croazia per la Puglia e la Basilicata, Rosa Alò,  e il console dell'Albania per il Molise e l'Abruzzo Savino Cannone.

L'intervento del prof. Schittulli ha calamitato l'interesse dei numerosi presenti, considerata l'irruente attualità di una patologia come il tumore, che ha ripercussioni fisiche, psicologiche ma anche sociali ed economiche. Il chirurgo-senologo ha parlato a lungo, ponendo l'accento sui comportamenti educativi e preventivi che si dovrebbero assumere per scongiurare la sua insorgenza. «Ogni giorno registriamo 1000 casi di cancro all'anno nel nostro Paese a fronte di una guaribilità del 60% - ha esordito il clinico -. Questo la dice lunga sull'impegno che dovremmo mettere per combattere questa malattia che cresce di anno in anno, principalmente perché sono aumentati l'aspettativa di vita e i fattori di rischio. Il cancro è una malattia ambientale su base genetica, laddove per ambiente intendiamo tutto ciò che è esterno e circonda l'uomo». Il relatore ha proseguito ponendo l'accento sull'importanza di accostare la ricerca, che richiede tempo e finanziamenti onerosi, ad una vera cultura della prevenzione. Questo significa seguire una corretta alimentazione, usare l'olio extravergine d'oliva, alimentarsi correttamente ovvero cercare di avere tracciabilità di quello che mangiamo, non fumare. «Bisogna creare una cultura delle prevenzione che parta dalle scuole materne, insegnare comportamenti salutari e  recuperare l'educazione sanitaria – ha proseguito -. Esistono tre forme di prevenzione: quella primaria dipende da noi; quella secondaria è legata alla diagnosi precoce: possiamo diagnosticare in modo precoce un tumore al seno, al polmone, alla prostata, al colon retto. E se scopro un tumore di pochi millimetri la sua aggressività ha un indice di malignità molto basso».

A proposito di cancro al seno,  il prof. Schittulli ha insistito sulla necessità, per le ragazze dai 25-30 anni, di eseguire visita senologica ed ecografia, mentre dai 40 in su la mammografia. «Infine, la prevenzione terziaria consiste nel prendersi cura della persona che ha vissuto esperienza di cancro. Un forte trauma psicologico può indurre a sviluppare il cancro perché ognuno di noi nella propria vita ha a che fare con il cancro almeno 40 volte, ma lo superiamo attraverso le nostre difese immunitarie. È importante trovare il buon senso nella quotidianità della nostra azione – ha chiuso il medico sul palco fasanese -.

Dopo la visione di un video sulle principale iniziative dello scorso anno accademico, il coordinatore didattico Vito Pinto ha presentato in breve il programma dell'anno in partenza, che prevede corsi e laboratori su diverse tematiche (ambiente, astrologia, benessere, buone maniere, lingue straniere e tanto altro ancora), oltre a quella principale dell'alimentazione, promosse sempre con impegno e partecipazione in modo volontaristico. Omaggi agli intervenuti e foto di rito hanno chiuso la cerimonia dando appuntamento a numerose nuove attività utielline.