MUSICA E PAROLE
Il fasanese Nino Gatti racconta Syd Barrett, l'eroe dei Pink Floyd
L'esperto del leggendario gruppo britannico ha scritto il libro "Syd Barrett. Alle soglie dell’alba", tra i più venduti nella sezione musicale di Amazon

FASANO - Il 7 luglio del 2006, nella sua casa di Cambridge, moriva una delle icone della musica mondiale, uno di quegli artisti destinati a conservare la propria aurea ispiratrice oltre i confini del tempo, oltre i limiti geografici: Syd Barrett. Lo storico cantautore, chitarrista, compositore e pittore, nonché fondatore e leader dei leggendari Pink Floyd (che abbandonò nel '68 per poi proseguire la carriera da solista fino al suo definitivo ritiro dalle scene nel '74) se fosse ancora vivo avrebbe settant'anni e conserverebbe quel naturale spirito creativo e quella sua unica capacità di sperimentazione che negli anni ha influenzato altri giganti della musica, tra cui John Frusciante e David Bowie, così come fans e seguaci uniti da una grande passione-ossessione. Il fasanese Nino Gatti è uno dei tanti “barrettiani”. E a dirla tutta, è anche uno dei “Lunatics”, il club di cinque amici, collezionisti e appassionati, veri esperti della storia floydiana. A Gatti è toccato l'onore e l'onere di curare il libro Syd Barrett. Alle soglie dell'alba, pubblicato da Edizioni Clichy di Firenze, per la collana Sorbonne (che concentra l'essenza del pensiero di persone che hanno immaginato altri mondi e prospettive diverse nel corso del Novecento).
Questo piccolo volume, seguendo un'impostazione editoriale prestabilita, riporta una dettagliata biografia dell'artista, le sue citazioni, i pensieri che gli altri hanno avuto su di lui, senza tralasciare un ricco corredo fotografico, in bianco e nero, perché certe stelle brillano senza bisogno di artifizi, perché la loro luce è in grado di rischiarare anche le anime più cupe. Il curatore ci presenta anche la sua personale testimonianza, i suoi nostalgici ricordi. «Syd si approcciava alla musica come se dipingesse, con la creatività tipica del pittore e non del musicista – scrive tra le pagine –. Aveva un talento unico, inimitabile; il suo stile, in apparenza semplice e leggero, aveva l'odore dei pomeriggi fanciulleschi trascorsi tra giochi e pause merenda infinite, ma nella realtà le sue canzoni provenivano da una mente creativa e geniale».
A rendere speciale il libro sono, infine, le parole delle inglesi Libby Gausden e Jenny Spires, due ragazze degli anni '60 che hanno conosciuto molto bene Barrett e il resto dei Pink Floyd e che hanno voluto raccontarsi a Nino Gatti. Nella immensa bibliografia dedicata all'unforgotten hero, come il titolo di uno dei suoi tanti dischi, Syd Barrett. Alle soglie dell'alba sta riscuotendo grandi apprezzamenti. Non a caso si è piazzato per alcune settimane al sesto posto della classifica “Bestseller” di Amazon nel settore musica ed è stato recensito da Mario Giammetti sull'ultimo numero del mensile "Classic rock Italia".
Le pagine del libro vogliono anche omaggiare Roberto Carrescia, un giovane e talentuoso pittore conosciuto a Fasano e prematuramente scomparso, anche lui grande fan di Barrett, di cui Gatti serba fraterna memoria.
di Angelica Sicilia
02/08/2016 alle 04:48:37
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