Le indagini del commissario Lolita Lobosco fanno tappa a Torre Canne

FASANO – Lolita Lobosco è la commissaria più sexy della Puglia letteraria, suo malgrado. E la sua penna creatrice, quella della scrittrice barese Gabriella Genisi, nasconde una donna altrettanto avvenente e perspicace. Il suo ultimo libro, Mare Nero (Sonzogno, 14 euro), è stato presentato ieri pomeriggio (martedì 19 luglio) nella suggestiva cornice della “Taverna da Santos” a Torre Canne in un appuntamento organizzato dal “Salotto delle arti” di Lorenza L'Abbate e dall'associazione “Presidi del Libro” di Fasano con la collaborazione del gruppo “Voltapagina”. A dialogare con l'autrice è stata la giornalista della “Gazzetta del Mezzogiorno” Maria Grazia Rongo.

Dopo una introduzione della prof.ssa Annamaria Toma, che ha raccontato i 13 anni di successi del presidio fasanese parlando anche del fenomeno librario in Italia, le due interlocutrici hanno toccato i punti salienti del romanzo poliziesco: la Rongo ha condotto un'analisi sottile e attenta della storia, che è il sequel di una serie che ha già riscosso grande successo nelle cinque puntate precedenti. Nel sesto episodio, Lolita Lobosco deve risolvere un nuovo e intricato caso di omicidio: quello di una coppia di fidanzati morti durante un'immersione in apnea.

Inabissandosi per trovare indizi sul colpevole di un tale delitto, la sexy commissaria si trova faccia a faccia con una vera e propria emergenza: quella delle navi affondate che giacciono nella profondità dell'Adriatico con un carico mortale di veleni. Nelle indagini a tutto tondo non mancano descrizioni di luoghi e tradizioni culinarie tipicamente pugliesi; c'è anche spazio per l'amore e per una promozione al ruolo di questore, che porterà la protagonista in quel di Padova.

A suggello della piacevole conversazione, la giornalista Rongo ha rivolto un pensiero alle vittime del disastro ferroviario di una settimana fa: la Genisi, che quel giorno ha perso il caro amico Fulvio Schinzari, vice questore di Bari, ha puntato il dito contro le arretratezze infrastrutturali di una regione che, per presenze turistiche e per investimenti fatti negli scorsi anni, dovrebbe essere tra le priorità del governo centrale, che invece non ha ancora previsto un piano per la Puglia.