ARTE COREUTICA
La follia viaggia su passi di danza per la scuola 'Aplomb' di Fasano
Intenso spettacolo di fine anno in scena al Teatro Kennedy: ospite della serata il ballerino di 'Amici' Amilcar Moret Gonzalez
FASANO – Non è semplice esprimere a parole le mille emozioni che l'arte trasmette all'animo umano: tra interprete e spettatore si crea sempre una strana alchimia che non si può raccontare fino in fondo, ma che si può comprendere bene vivendola. La stessa empatia ha coinvolto ieri sera (giovedì 16 giugno) il pubblico e i ballerini della scuola di danza “Aplomb”, che sono stati protagonisti, al Teatro Kennedy di Fasano, di una rappresentazione dalle grandi suggestioni.
Quasi cento gli allievi in scena per mostrare il frutto dell'impegno di un anno accademico intenso, in cui tanto si è lavorato non solo sulla tecnica, sulla musicalità e sulle coreografie, ma soprattutto sull'interpretazione e sulla profondità del proprio sentire. E quello che ne è risultato è stato uno spettacolo nello spettacolo, evocativo, intimo, sincero e impegnato.
A dare il via alle danze è stato il giovane Giovanni Fumarola, che, nelle vesti di cigno nero, sensuale e tetro allo stesso tempo, si è riallacciato al tema dello scorso anno: la lotta tra il bene e il male, che sempre si contendono il palcoscenico della vita. Le due forze opposte e complementari si sono dispiegate nella storia che ha catalizzato l'attenzione degli spettatori: quella incentrata sul dramma di una coppia che perde la propria figlioletta in un incidente stradale.
Straordinari gli interpreti di un tema così delicato, Enza Consoli (la mamma) e Giovanni Fumarola (il papà), che con complicità, sentimento e tanta corrispondenza tra espressività e corporeità hanno saputo rappresentare le fasi di una tragedia annunciata: col preludio di una bambola scaraventata a terra, di un corpo disteso e di un ritmo martellante che sfocia in una terribile frenata d'auto, i due ballerini sono riusciti a dare un volto al dolore per un lutto così grave.
Per coglierne tutti i dettagli, per i protagonisti è stato necessario studiare anche con lo psicologo Francesco Pippolini, che assieme alla direttrice artistica Rosita Montanaro ha ideato un vero contesto di follia, con volti mascherati, urla e movimenti scanditi dalla frenesia e dalla mancanza di lucidità che colpiscono gli esseri umani quando sono sommersi dalla disperazione.
I passi di danza hanno segnato i singoli momenti della serata, in cui largo spazio si è dato a tutti gli allievi: tante le coreografie classiche, in tutù e scarpette, eseguite dalle numerose classi, capaci di variare e mostrare le singole sfumature dell'arte coreutica. Nella prima parte dello spettacolo, in particolare, abiti e musiche hanno spostato l'asse del racconto in Oriente, per poi trasformarsi in un'allegra festa dei bambini che hanno ballato insieme alla maestra Arianna Lacirignola.
Nell'ultima parentesi del saggio, regina del palcoscenico è stata l'energia del gruppo di hip hop (M° Cosimo Kosmos Musciacca) e breakdance (M° Francesco Palmisano), che ha ceduto il passo alla deliziosa coreografia blues finale del corso avanzato. Ospite della serata è stato il ballerino Amilcar Moret Gonzalez, da 10 anni nel cast del talent show televisivo “Amici” di Maria De Filippi: il professionista si è esibito in un assolo intenso che ha messo in risalto le sue qualità coreutiche e, a conclusione dello spettacolo, ha proposto una coreografia preparata con gli allievi che hanno partecipato al suo stage pomeridiano.
di Antonella Argento
17/06/2016 alle 03:01:20
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