Ironia e modernità nella 'Lisistrata' portata in scena dai ragazzi del 'da Vinci' di Fasano

FASANO – Una donna astuta, consapevole dei propri mezzi e del potere che ne deriva, non più semplicemente “angelo del focolare”: è la donna che Aristofane tratteggia in Lisistrata, commedia rappresentata per la prima volta nel 411 a.C., ma estremamente moderna. Proprio su quest'opera si sono cimentati i ragazzi del liceo classico “Leonardo da Vinci” a conclusione del progetto “Drasis”: nella serata di ieri (giovedì 9 giugno), in uno stracolmo Teatro Kennedy, è stato messo in scena il testo del celebre commediografo greco, per l'occasione diretto dal prof. Angelo De Leonardis. Enorme il successo che ha premiato l'allestimento, la recitazione, il coinvolgimento della platea ma soprattutto l'impegno degli studenti sul palco e di tutta la macchina organizzativa, coordinata dalle prof.sse Nicoletta De Caro e Teresa Liuzzi.  

Questa in breve la sinossi. Ad Atene Lisistrata convoca in assemblea le donne della sua città e di quelle limitrofe per affrontare un grande problema: la guerra sta impegnando gli uomini a combattere lontano dalle proprie famiglie, costringendo le loro compagne a dormire da sole e a provvedere ai propri figli. Per questo la soluzione sembra essere una sola: “lo sciopero dell'amore”, ovvero il rifiuto ad avere rapporti sessuali se non a guerra finita. Dopo la diffidenza iniziale le donne accettano e fanno un giuramento; decidono così di occupare l'acropoli e riescono persino a fermare i vecchi ateniesi che vorrebbero appiccarvi un incendio. Allora gli uomini fanno appello a un commissario, ma neppure questo riesce a far fronte alla forza femminile, salda nella sua decisione nonostante qualche tentativo di cedimento. Solo Mirrina incontra il marito Cinesia,  per accrescerne maggiormente il desiderio. L'astinenza fa proseliti tra tutti gli uomini. Così, un araldo da Sparta incontra Cinesia e insieme si impegnano all'accordo per la pace: finalmente il giuramento può interrompersi e i rispettivi desideri possono riconciliarsi. Una narrazione lontana nel tempo, che ha però trovato compimento reale ai giorni nostri: si pensi per esempio allo sciopero del sesso, proclamato dalle donne in Colombia nel 2013, allo scopo di ottenere dall'amministrazione pubblica un efficiente collegamento con le aree più urbanizzate. La modernità di Aristofane sta quindi nell'aver creato una donna intraprendente, che si schiera con altre donne a favore di un obiettivo comune.

Dall'attenta analisi filologica dell'opera i ragazzi sono riusciti a ricavarne, non solo modernità, ma anche ironia, senso della sfida, forza morale. Il progetto ha costituito una proficua occasione di approfondimento e divertimento. Nel cast, alcune “guest star”: gli ex liceali Gerri Moio e Giulio Sassanelli, il prof. De Leonardis, l'americano Daniel Cattolica, lettore di inglese dell'Istituto. A conclusione dello spettacolo, prima del saluto della dirigente Stella Carparelli, la prof. De Caro ha ringraziato tutti i partecipanti, ricordando una citazione di Italo Calvino: «Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire e Lisistrata di Aristofane ha ancor tanto da dire».

Il cast: Veronica Calella, Irene Iuliano, Roberta Lisi, Chiara Aurilio, Luca Fanigliulo, Marco Decarolis, Manuela Palmisano, Mariolina Castellaneta, Giulio Sassanelli, Gerri Moio, Pierluca Perrini, Daniel Cattolica, Angelo De Leonardis, Federica Serafino; ancelle: Carla Saponaro, Cristina Terlizzi, Marzia Perrini, Alessandra Trapani; coro uomini: Andrea Carolillo, Ivan Cofano, Pierluigi Elia, Roberto Lacirignola, Donato Mileti, Stefano Salatino, Marco Sibilio, Stefano Mavillo, Sebastiano Vasile, Francesco Pedacchio, Giuseppe Potenza, Eugenio Narracci; coro donne: Francesca Ditoma, Federica Latorre, Ilenia Micoli, Mirka Sarcinella, Francesca Semeraro, Alice Mileti, Francesca Sibilio, Roberta Lisi, Irene Iuliano, Chiara Aurilio, Ilaria Olive, Elvira Trisciuzzi; sezione ritmica: Enrico Bottoni, Ignazio Castrignano, Angelica Campanella, Sofia Sibilio; sezione pittorica: Isabl Tarì; grafica e video: : Enrico Bottoni, Ignazio Castrignano.