CONCERTO DA RICORDARE
La musica onirica dei Goblin Rebirth incorona il programma 2016 di Fasano Jazz
Il concerto era l'appuntamento di punta del programma allestito da Domenico De Mola e lo spettacolo non ha deluso le attese
FASANO - Suonano con la stessa passione ed entusiasmo con cui suonavano nehli anni '70. E' come se il tempo non si fosse mai fermato per Agostino Marangolo e Fabio Pignatelli, le anime dei Goblin Rebirth, protagonisti, ieri sera (sabato 28 maggio), dell'appuntamento di punta della stagione 2016 di Fasano Jazz organizzata dall'ufficio cultura del Comune di Fasano sotto la direzione artistica di Domenico De Mola. Le atmosfere oniriche create dalla musica progressive del gruppo ha affascinato il pubblico presente che ha potuto godere di alcune storiche colonne sonore ma anche di brani meno noto ma non per questo meno intensi.
Del resto il progetto Goblin Rebirth era nato proprio per proporre alcuni brani poco conosciuti delle tante colonne sonore prodotte dai Goblin, la maggior parte delle quali per il regista horror Dario Argento. La scaletta, aperta da Killer on the train, è proseguita con Buio Omega, Dr. Frankenstein, Contamination, Book of skulls, La chiesa, Mad Puppet, Death dies, Le cascate di Viridiana, Back in 74, L'alba dei morti viventi, Mysterium, Forest, Zombie, Evil in the machine sino al gran finale con Suspiria, l'intramontabile e mitica Profondo Rosso e la conclusiva Goblin.
Intanto, mercoledì 1° giugno, terzo appuntamento di Fasano Jazz 2016. Protagonista, al Teatro Sociale (ore 21, biglietto d'ingresso 5 euro) il “Francesco Angiuli Quartet”. Della band voluta da Angiuli (contrabbasso) fanno parte per l'occasione Rosario Giuliani (sassofono), Roberto Tarenzi (pianoforte), Nicola Angelucci (batteria). Angiuli è contrabbassista pugliese, con bagaglio di studi musicali molto solido. Nel corso degli anni ha suonato un po' in tutta Europa (Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra, Scozia, Austria, Lituania, Lettonia, Polonia, Turchia, Finlandia, India, Danimarca, Slovenia, Etiopia, Montenegro, Slovacchia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Irlanda). Docente a contratto di Improvvisazione jazz e di Basso in diversi Conservatori italiani, ha suonato con grandi jazzisti internazionali, tra cui Benny Golson, Jim Mc Nelly, Steve Grossman, Mike Manieri, Toninho Horta, Teddy Charles, Philip Harper, Victor Lewis, ed italiani, tra cui Fabrizio Bosso, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Javier Girotto.
Giuliani è considerato all'estero uno dei più conosciuti e migliori jazzisti italiani. Contrabbassista, nel 2000 si aggiudica il “Top Jazz” nella categoria “Nuovi talenti”, risultando primo nel referendum annuale indetto dalla rivista specializzata “Musica Jazz”. Molteplici sono le sue collaborazioni con musicisti jazz italiani ed internazionali, tra cui Charlie Haden, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Marc Johnson, Joey Baron, Richard Galliano, Franco D'Andrea. Tarenzi nasce come pianista classico, scoprendo il jazz nella matura adolescenza, trasferendosi, poi, a New York per sei mesi dove suona in numerosi jazz-club. Collabora abitualmente con i più noti jazzisti italiani, tra cui Roberto Gatto, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco.
Angelucci è considerato da Golson “il miglior batterista con il quale ho suonato in Europa”; vanta collaborazioni importanti con, tra gli altri, Wynton Marsalis, Steve Grossman, Joey De Francesco, Dee Dee Bridgewater. Ha all'attivo 60 dischi (grazie alle partecipazioni da sideman in numerosi progetti musicali di diverse band).
di Redazione
29/05/2016 alle 05:57:33
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