INIZIATIVA CULTURALE
L'Utl di Fasano ha reso omaggio a Rosa Maria Serio
Il sodalizio presieduto da Palmina Cannone, nell'ambito dei suoi giovedì culturali, ha parlato della figura della madre superiora dell'ex Convento di San Giuseppe
FASANO – Sulle Angelic variations suonate da Lucrezia Orlando (clarinetto) e Letizia Cassone (chitarra) ha avuto inizio l'ultimo giovedì culturale dell'anno accademico 2015/2016 organizzato dall'Università del Tempo Libero “San Francesco d'Assisi” nella sede sita ai Portici delle Teresiane: per l'occasione, la professoressa Palmina Cannone ha inteso rendere omaggio alla venerabile Rosa Maria Serio, madre superiora (tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo) dell'ex convento di San Giuseppe di Fasano, oggi sede dell'Utl.
A relazionare sulla figura della donna sono stati la dott.ssa Serena Cofano, laureata in Teologia, e padre Mario Alfarano, delegato generale per le Monache Carmelitane. Entrambi hanno percorso le tappe di fede e il cammino verso la santità di Rosa Maria Serio: se nel 1500 il chiostro fasanese era intitolato a Santa Teresa, nei decenni a venire, sotto la regola del Carmelo e consacrando il monastero a San Giuseppe, le suore poterono crescere di numero e aprire un nuovo edificio sacro che le ospitasse nella vicina Ostuni.
Rosa Maria Serio, nata nel 1676 proprio nella città bianca, entrò in convento con tre sorelle e nel 1704 fu eletta priora. La sua devozione totale a Santa Maria Maddalena de' Pazzi ha fatto sì che le due figure fossero sempre accostate: la Serio, che nei primi anni di vita monastica aveva subito angherie e punizioni dalle madri superiori (pare, infatti, che nel chiostro vi fosse una cella per isolare le monache disobbedienti), adottò un atteggiamento completamente diverso, di bontà, carità e condivisione; si preoccupava, infatti, di inserire nella “ruota” (ricordiamo che l'edificio era chiuso su ogni lato del rettangolo) cibi e acqua per i bisognosi fasanesi e trattava le suore tutte alla pari.
Gli episodi più noti della sua vita riguardano le estasi e i prodigi che si verificavano specialmente nei giorni festivi sulla sua persona: le attestazioni parlano di levitazioni, guarigioni, visioni e miracoli vari. Nata nel giorno della Trasfigurazione, ogni anno il 6 agosto le accadeva qualcosa di soprannaturale. Una volta, nel giorno della Pentecoste, un globo di fuoco le si posò sul capo bruciandole parte del velo e della cuffia che, dopo la sua morte, fu custodito a lungo nel monastero come amuleto. Per tutti questi motivi in tempi brevi la venerabile fasanese Rosa Maria Serio potrebbe essere proclamata santa.
di Redazione
13/05/2016 alle 01:46:37
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