33ESIMA STAGIONE CONCERTISTICA
Il calore jazz-soul dei Camera Soul conquista Fasanomusica
La band pugliese, molto famosa nei paesi anglosassoni, è stata protagonista di un concerto al Teatro Kennedy
FASANO – Dopo l'Umbria Jazz Winter e una bella tournée in giro per l'Eurapa, i Camera Soul sono approdati anche a Fasano con tutta la loro prorompente energia. Ieri sera (giovedì 21 aprile), nell'appuntamento che ha segnato la fine della stagione numero trentatré al Teatro Kennedy (gli ultimi tre concerti si svolgeranno al Teatro Sociale), Fasanomusica ha voluto offrire il suo palcoscenico a una band tutta pugliese, molto amata dal pubblico e dalla critica di Inghilterra, America e Giappone.
Il gruppo, con tre album all'attivo e un quarto in imminente fase di pubblicazione, si sta ora affermando anche in Italia. Merito di un'affiatata squadra di talentuosi musicisti (Beppe Sequestro al basso, Fabio Delle Foglie alla batteria, Liviana Ferri alle percussioni, Antonio Tosques alla chitarra, Alberto Dileone alla tromba e Gianni Binetti al sax) guidati dalla calda voce di Maria Enrica Lotesoriere e dalla capacità artistica e organizzativa dei fratelli Lombardo: Pippo, al piano con la band, e Piero, compositore e manager, che insieme nel 2011 hanno creato i Camera Soul.
Nel concerto fasanese ampio spazio è stato dato ai brani di Dress Code, l'ultimo lavoro discografico che ha guadagnato il primo posto nella “UK Soul Chart”, cosa mai accaduta a una band italiana, rimanendo nella top trenta della medesima classifica per ben quattro mesi. Pezzi come Around the World, Push Play, This Rain, The Purpose hanno anticipato The Colours of music, una sorta di manifesto sulla possibilità di usare la musica come linguaggio universale con cui superare ogni incomprensione. La ballad More and more (primo videoclip estratto dal nuovo album) ha introdotto un sound più intimista e sofisticato raccontando il desiderio femminile di concedersi del tempo per sé; il pezzo A day with you dedicato a Londra, una delle prime città che ha consacrato il loro successo nel panorama del jazz internazionale, è stato seguito da Eu Quero Sambar, una samba dai toni più ritmati.
La tracklist della serata è proseguita con Dress Code, canzone che dà il titolo all'album e che trasmette con la bellezza della musica un monito da tenere sempre a mente: non importa a quale grande evento siate invitati e quale sia l'abbigliamento richiesto, conta solo indossare un grande sorriso. Salto al secondo album, Not for ordinary people, con l'omonima canzone riferita alla straordinarietà della vita da musicista, e con la dinamica Mama. Bring me back e The happiest day hanno chiuso un'esibizione jazz-soul che è riuscita a combinare molto bene la bravura tecnica e quella solarità tutta pugliese, un valore che sicuramente avranno molto apprezzato all'estero...
di Angelica Sicilia
22/04/2016 alle 05:40:49
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