SERATA BENEFICA
Al Teatro Sociale un raffinato concerto sulla leggendaria Marlene Dietrich
'Cerche la rose...', con la voce di Giovanna Carone, ha permesso di raccogliere fondi per l'Associazione Italiana Ricerca sul Cancro
FASANO – Con uno spettacolo raffinato dal titolo Marlene, Cherche la rose…, Fasano ha voluto contribuire alla raccolta fondi in favore del Comitato pugliese dell'Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. Nella serata di ieri (domenica 17 aprile), al Teatro Sociale, il concerto del trio composto da Giovanna Carone (voce), Jacopo Raffaele (pianoforte) e Giovanni Chiapparino (vibrafono, fisarmonica e percussioni) ha omaggiato l'indimenticabile diva del '900 Marlene Dietrich. Prima dell'attesa esibizione, però, Lorenza L'Abbate, responsabile della sezione fasanese dell'Airc e organizzatrice dell'evento, ha voluto ringraziare il Comune di Fasano, tutti i presenti e i numerosi sponsor che hanno contribuito all'ottima riuscita della serata. I fondi ricavati potranno così sostenere i quindici progetti per la ricerca sul cancro eleborati da giovani ricercatori pugliesi.
Marlene, Cherche la rose…celebra la bellezza, il fascino e il talento dell'attrice e cantante divenuta famosa con L'Angelo azzurro (1930), il primo film sonoro della cinematografia tedesca che, grazie alla sua versione in lingua inglese, decretò il successo della Dietrich a Hollywood. In America divenne una vera icona della femminilità: libera, colta, ironica, fatale e appassionata nella recitazione e nell'interpretazione di canzoni. Ottenne la cittadinanza americana e, pur legata alla sua identità tedesca, rifiutò con vigore ogni richiesta avanzata da Hitler di divenire simbolo del nazismo.
La suadente voce di Giovanna Carone, accompagnata dalla fisarmonica, ha aperto il concerto con Just a gigolo, brano che segnò l'ultima esibizione di Marlene, nel film Just a Gigolò del 1978. E poi, una dopo l'altra, si sono susseguite canzoni dai ritmi travolgenti: Ich bin die fesche, Lola Johnny wenn du Geburstag hast, Lilli Marlene - canzone nata per esprimere la sofferenza universale del soldato in guerra -. A seguire Ou vont les fleur, scritta contro la guerra del Vietnam, Cherche la rose (che dà il nome al concerto), He's makin' whoopee, You do something to me, Look me over closely. Il Tango eseguito dal solo piano e i brani Jenny dei Pirati, Alabama Song e Falling love hanno chiuso l'esibizione prima di un ultimo bis. Un concerto elegante e sofisticato, perfetta combinazione tra la classe degli interpreti sul palco, la grandezza della leggendaria Marlene e la privilegiata finalità della serata.
di Angelica Sicilia
18/04/2016 alle 00:42:59
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