PREMIO CIF
Il Premio Letterario 'Donna' accresce il suo prestigio aspettando il trentennale
Il concorso organizzato dal Cif di Fasano, anche per il 2016, ha consegnato i premi ai vincitori delle sezioni prosa e poesia
FASANO – Il Premio Letterario Internazionale “Donna” promosso dal Centro Italiano Femminile di Fasano ha festeggiato la sua 28esima edizione nella serata di ieri (sabato 5 marzo) nella cornice del Teatro Sociale. Originalità, varietà nei temi affrontati, eterogeneità nella provenienza geografica come nell'età dei suoi partecipanti: questi, ancora una volta, gli ingredienti del Concorso, patrocinato dal Comune, che di anno in anno vede crescere il suo prestigio, anche aldilà dei confini nazionali.
La cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista Claudia Bruno, è stata introdotta dai saluti della prof.ssa Mina Corelli, presidente della sezione locale del Cif. «Il Premio “Donna” è diventato un luogo di scambio, confronto, amicizia, un luogo in cui la cultura può essere goduta in maniera diversa. È un incontro di storie – ha dichiarato la docente –». Prima di entrare nel vivo dell'evento, però, gli organizzatori hanno voluto offrire al pubblico un'emozionante intermezzo di musica, teatro e riflessione dedicato alla figura di Alda Merini, una delle più importanti voci femminili della poesia e della letteratura contemporanea italiana. L'interpretazione di Maristella Curri, la declamazione di alcuni versi da parte di Veronica Calella, le canzoni di Mara Sibilio, accompagnata dai chitarristi Mattia Ostuni e Leo Conversano, hanno scandito il suggestivo monologo scritto da Fabio Muccin, scrittore friulano più volte vincitore del concorso e ormai parte integrante della macchina organizzativa anche nelle vesti di giurato. Con lui, nell'arduo compito di vagliare i numerosi elaborati pervenuti, anche Mina Corelli, Michele Iacovazzi, Mariella Muzzupappa e Rita Sovrani (Presidente del Cif provinciale) diretti dal presidente di giuria, il prof. Sebastiano Valerio dell'Università di Foggia, cha ha voluto sottolineare la centralità dei temi d'attualità affrontati nelle opere. Terrorismo, femminicidio, omosessualià, violenza hanno trovato libero spazio nella scrittura. attraverso registri differenti, ma senza mai perdere profondità.
Dopo attente letture e costruttivi confronti, i giurati hanno infine decretato i vincitori. Nella sezione giovani, in ambito poetico, il secondo premio è stato consegnato alla lirica Persone di Debora Carcea di Crotone; il primo premio è andato al componimento Splitrin di Anastasia Laurelli di Campobasso «per aver affidato a una serie di ben costruite metafore la rappresentazione di una fisicità esile e adolescenziale che si prepara ad affrontare l'impervia via della vita, alla ricerca ancora di una precisa identità». Nella sezione prosa, il secondo premio è andato a Il mio giorno peggiore di Elisabetta Stella De Rosa di Pordenone. La studentessa fasanese Francesca Ditoma, invece, si è aggiudicata il primo premio con Ninna nanna con la seguente motivazione: «Per aver descritto, con un linguaggio duro e franto, il tormento di un amore che si trasforma in violenza, in cui il ritmo della narrazione concorre in maniera forte a rappresentare la durezza di un rapporto malato». Angelica Fanizza, altra giovane fasanese, ha ricevuto una menzione d'onore alla prosa Un nuovo viaggio perché «il testo con sensibilità e fine introspezione psicologica, racconta, attraverso la figura di un insegnante giovane e appassionato, la vita scolastica in tutta la dinamica e complessità delle relazioni. Il risultato è un racconto emozionante e delicato».
Nella sezione poesia degli adulti, il terzo premio è stato attribuito alla lirica Orologio d'inverno di Luciano Stefanelli di Milano mentre il secondo premio a Non ridere di me di Ciro Todisco di Grottaglie. A conquistare il primo premio è stata la lirica Una di quelle di Antonio Villa di Formia (LT) «per avere saputo rappresentare la contraddizione di un'esistenza borghese chiamata a confrontarsi con “una di quelle”, in una lirica caratterizzata da versi che si incarnano in frasi in cui l'io e il tu si contrappongono fino al riscatto finale di chi vive ai margini della vita». Menzione d'onore per Fin dentro le rughe del tempo di Assunta Spedicato di Corato. Sul versante della prosa, Paolo Paiusco di Villafranca Padovana (vincitore del secondo premio nella passata edizione) si è classificato terzo con Rino il Professore, narrazione del rapporto tra un maestro e un allievo; secondo premio a Mattia Bertoldi di Montagnola (Ticino, Svizzera) per Le nuvole rotoleranno via, testo incentrato sulla difficile scelta di un uomo, teso tra il successo professionale e gli affetti familiari. Il primo premio è stato conferito al racconto Ti ricordi Domenico? di Marco Di Pinto di Bisceglie, premiato «per aver saputo esprimere, in una prosa originale e venata di una arguta ironia, il rimpianto per un amore che, rivisto ad anni di distanza, provoca un confronto tra le aspirazioni e le illusioni di un tempo e la realtà della vita vissuta. Il racconto è segnato da un ritmo narrativo veloce e gradevole e da dialoghi vivaci, che ben rendono il punto di vista del narratore e la sua dimensione interiore». Lo stesso ha ricevuto il Premio di Sala decretato dal pubblico presente. Menzione d'onore alla prosa Ngu-ni di Patrizia Marsella di Brindisi.
di Angelica Sicilia
06/03/2016 alle 04:05:32
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