L'allegro funerale del Carnevale a Fasano

FASANO – Quella del 2016 sarà ricordata come l'edizione più soddisfacente del carnevale fasanese: grazie anche alle temperature miti, organizzatori e visitatori hanno potuto godere appieno dell'allegria di questa festa. La terza sfilata di ieri (martedì 9 febbraio) messa a punto dalla parrocchia san Francesco d'Assisi ha confermato il successo dell'iniziativa: le strade del centro cittadino e piazza Ciaia erano gremite di gente. A dare man forte alla tradizionale parata carnascialesca è stato il “Valzer in maschera sotto i Portici”, un evento realizzato da un gruppo di privati, tra cui Arianna Boselli, Gianni Lacialamella, Carmen Pistoia, Vito Piva e il maestro Domenico Colucci, assieme a Fasano Fotografica di Mauro Martellotta e alla scuola di ballo New Top Dance Puglia di Loredana Caramia e Francesco Laterrenia: nel chiostro delle Teresiane, straordinariamente illuminato, migliaia di persone hanno assistito alle esibizioni e alle passerelle in costume d'epoca.

Presenti nel corteo tutti i carri allegorici già noti: Frozen dell'asilo nido “L'isola che non c'è” di Francesca Ciaccia e Rosa Depasquale, Masha e Orso, Braccio di Ferro, I nuovi mostri (per la satira politica con protagonisti Fabiano Amati, Vito Bianchi, Lello Di Bari, Antonio Scianaro e Giacomo Rosato), gli indiani interpretati dai ragazzi dell'Anspi e dell'Oratorio del Fanciullo, i marinaretti del Gruppo Giovani di Savelletri e la parodia all'indirizzo di Lello Di Bari, Vito Bianchi, Giacomo Rosato e Raffaele Trisciuzzi intitolata “In ballo per la poltrona”.

Ai Portici delle Teresiane, invece, i valzer degli allievi della Top Dance sono stati alternati alle sfilate dei figuranti che più volte hanno passeggiato nel centro storico per raggiungere l'arco del Balì. Nel percorso, infatti, sono stati dislocati angoli musicali (presenti le violiniste Gemma Elefante e Francesca Lorusso) e scenografici. La manifestazione ha attirato la curiosità di adulti e bambini, meritando di divenire un appuntamento fisso della tradizione fasanese.