PER NON DIMENTICARE
Giornata della memoria: gli studenti liceali riflettono sulla realtà dell'olocausto
La docente Mirella Serri ha presentato il suo libro 'Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia'
FASANO – Meditare su quello che è stato l'olocausto per migliaia di vite innocenti, ponderare le turpitudini a cui si è spinto l'animo umano nel secolo scorso e imparare a rispettare chi ha una cultura differente rispetto alla propria: per tutti questi motivi, e per molti altri ancora, nel mese della memoria comprendere è impossibile, ma conoscere è necessario, «perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre». Così scriveva Primo Levi nella sua impressionante testimonianza del 1958. E dallo stesso punto è partita la riflessione degli studenti dell'I.I.S.S. “Leonardo da Vinci” che ieri mattina (giovedì 28 gennaio) hanno incontrato Mirella Serri, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università “La Sapienza” di Roma e autrice del libro “Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia” (Edizioni Longanesi).
L'appuntamento è stato organizzato dal locale Presidio del Libro ed è stato mirabilmente condotto dalla giovane Rosachiara Monopoli. Dopo i saluti iniziali della dirigente Maria Stella Carparelli e della prof.ssa Annamaria Toma, due alunni, Mariliana Petruzzi e Tommaso Ancona, hanno letto alcune pagine sul tema dello sterminio ebraico. Parole ancora reali, se si pensa agli eccidi che avvengono quotidianamente in ogni parte del mondo per questioni religiose, ideologiche o politiche. Proprio dall'attualità del tema ha preso avvio l'analisi del testo della Serri.
“Gli invisibili” racconta tante storie sotto il segno di un'unica verità: l'olocausto è stato un dramma inimmaginabile, di cui le persone non si sono mai rese conto veramente, perlomeno fino a quando tanta abiezione non è emersa nei resti dei campi di concentramento. Ancora oggi, però, vi è una teoria negazionista che sconfessa ogni accusa rivolta alla mostruosità nazista. Quest'atto di cancellazione di azioni così terribili iniziò già durante la seconda guerra mondiale. Hitler voleva eliminare ogni traccia della sua epurazione bruciando, uccidendo, mettendo a tacere qualunque elemento scomodo. Per tale motivo, rapì i personaggi (intellettuali o politici) più influenti di tutta Europa e li distribuì nei lager: alla fine del conflitto, gli stessi sarebbero serviti come “merce di scambio” per trattare la pace con gli alleati oppure sarebbero stati uccisi, in modo da non poter testimoniare la strage.
Tra gli “invisibili” vi erano il socialista Léon Blum, Sante Garibaldi, nipote dell'“eroe dei due mondi”, Jakov Josifovic Džugašvili, figlio di Stalin, la principessa Mafalda di Savoia, moglie di Filippo d'Assia. Ognuno di loro, incredibilmente, visse gli anni della guerra nell'inganno: finché, nell'aprile del 1945, 139 prigionieri “celebri” vennero deportati a Villabassa (in provincia di Bolzano), scortati da 80 generali delle SS e accolti dalla popolazione con grossi applausi per la loro notorietà. Nessuno dei detenuti sapeva chi fosse il proprio compagno in quel viaggio della morte: nel pullman da 9 posti che ospitava 25 persone ammassate vigeva il divieto assoluto di parlare. Alcuni si salvarono, narrando poi tutto il dolore provato sulla propria pelle. Molti, invece, morirono, prima di veder riscattata la dignità di uomini.
Mirella Serri ha chiuso l'incontro con un dato: durante la seconda guerra mondiale, Hitler strinse accordi con Amin al-Husseini per fomentare la rivolta araba; proprio da questa “scuola” derivò quel terrorismo che trovò il suo apice nella figura di Osama bin Laden, fondatore di un partito armato che, a oggi, si spinge verso gli esiti paurosamente eversivi dell'Isis. A dimostrazione del fatto che bisogna sempre stare in guardia: il male è ancorato al cuore gli uomini e non smette di dare frutti nefandi.
Gli studenti, invece, hanno voluto concludere con un messaggio di speranza: Mattia Ostuni, Leonardo Conversano, Rosachiara Guarini, Chiara Margaritondo e Mariachiara Convertini hanno infatti interpretato la canzone “Beautiful that way” di Noa, colonna sonora del film “La vita è bella” di Roberto Benigni.
di Antonella Argento
29/01/2016 alle 01:11:04
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