STAGIONE DI PROSA 2016
Risate paranormali con Leo Gullotta in 'Spirito Allegro'
Lo spettacolo, diretto da Fabio Grossi, ha divertito il pubblico con una storia che si prende gioco del paranormale
FASANO – Accolto dal calore del pubblico fasanese, nella serata di ieri (giovedì 21 gennaio) l'istrionico Leo Gullotta ha presentato al Teatro Kennedy la divertente commedia Spirito Allegro. Lo spettacolo (dall'originale Blithe Spirit del 1940), terzo appuntamento della stagione di prosa organizzata dal Comune di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, è l'adattamento firmato dal regista Fabio Grossi di una delle più famose opere del drammaturgo e regista britannico Noel Coward.
Una storia dove l'inaspettato e il paranormale creano comicità e allegria, come preannunciato dal titolo. In una casa nobile della campagna inglese, un romanziere di mezza età di nome Charles Condomine (Leo Gullotta) e sua moglie Ruth (Federica Bern), supportati da una goffa cameriera, organizzano una cena con due amici, il dottor George Bradman e la consorte Violet. Ospite d'onore è Madame Arcati (Betti Pedrazzi), una buffa donna di professione medium capace di convocare persone dall'aldilà tramite il suo spirito guida, una bambina di nome Dafne. Scopo di mister Condomine è catturare segreti per poter iniziare a scrivere un libro di genere mistico. Il gruppo si riunisce attorno a un tavolo e, grazie a un preciso rituale, Madame Arcati riporta in casa Elvira (Valentina Gristina), la prima moglie di Charles, morta 7 anni prima. Charles è l'unico a poter sentire e vedere lo spirito della signora. La sua presenza spettrale in casa, però, dà vita a una serie di equivoci. Dopo aver manomesso il funzionamento dei freni dell'automobile, Elvira causa la morte di Ruth. Le due donne in versione fantasma sconvolgono la vita del povero Charles attraverso continui litigi e disastri. Fino a quando quest'ultimo decide di abbandonarle completamente fuggendo contento da quella casa.
Il cast (che vede anche la partecipazione di Rita Abela, Chiara Cavalieri e Sergio Mascherpa), è riuscito a rappresentare in modo brillante un testo raffinato, che ha il pregio di ironizzare sull'occulto, fenomeno in cui tanta gente ripone fiducia, sin dai tempi di Coward. Impeccabile Gullotta nella mimica come nell'interpretazione. La messa in scena, servendosi degli effetti speciali creati con la tecnologia del video-mapping, è riuscita a dare ritmo e suspense appassionando gli spettatori. Una pioggia di applausi ha degnamente “stregato” la fine dello spettacolo.
di Angelica Sicilia
22/01/2016 alle 05:40:47
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