INCONTRO CULTURALE
Al Teatro Sociale di Fasano si presenta il nuovo romanzo di Luisa Ruggio
L'iniziativa anticiperà il cartellone culturale che sta per essere presentato dall'associazione 'Le Nove Muse', gestrice del teatro
FASANO - L'associazione “Le Nove Muse” è al lavoro per definire la rassegna culturale che animerà il Teatro Sociale di Fasano nei prossimi mesi: il cartellone completo della stagione 2016 sarà presentato a giorni e prevede molte sorprese dal punto di vista letterario, musicale e coreutico. Il primo evento messo a punto dal sodalizio e che darà il via a una serie di manifestazioni è previsto per giovedì 21 gennaio, alle ore 18.30, al Teatro Sociale: la giovane Luisa Ruggio, affermata giornalista e scrittrice di origini pugliesi, presenterà il suo ultimo romanzo “Notturno” (Besa Editrice); l'autrice dialogherà con l'avvocato Giusy Santomanco, socia onoraria dell'associazione culturale “Le Nove Muse”.
«Traversate oceaniche dentro mari di carta. Lettere. A volte, non c'è altro luogo possibile in cui incontrarsi»: questa è una delle frasi che catapulta il lettore nella coinvolgente storia d'amore tra due sconosciuti, in un'Italia precaria, che non conosce più la capacità di meravigliarsi, al punto che l'immaginazione sembra l'unica realtà “altra” davvero possibile. Un'immaginazione fervente sin dalla copertina del libro, dove una schiena di donna diventa lo schermo ideale di un cinema privato, per due soltanto, e accoglie la proiezione di un bacio in bianco e nero. Luisa Ruggio incanta per la sua abilità di scrittura. Con la casa editrice Besa ha pubblicato anche i romanzi “Afra” (2006) e “La nuca” (2008), la raccolta di racconti brevi “Senza Storie” (2009) e il libro di successo “Teresa Manara” (2014). “Notturno” è il suo quarto romanzo.
Nella sua ultima fatica letteraria si narra che Erik Satie avesse una stanza segreta che fu aperta solo dopo la sua morte: lì dentro custodiva una collezione di ombrelli. È questa la storia che un traduttore tedesco, Jul, usa alla soglia dei quaranta come zattera e rifugio quando si accorge di non avere una famiglia, un futuro, né un vero luogo in cui fare ritorno. Da bambino ha lasciato Stoccarda insieme alla madre, è cresciuto viaggiando in solitaria, attraversando paesi veri o immaginari, alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. A Firenze, dove continua a sentirsi un senza terra, tenta di dimenticare un passato di cui non ama parlare. Ha ereditato questo silenzio da suo nonno, il Lupo, sopravvissuto alla battaglia di Stalingrado e a una traversata di quattromila chilometri a piedi in un regno di neve e di segreti. Ha da poco superato i quarant'anni e nottetempo, dopo aver doppiato tante voci per iscritto, si diverte a postare un racconto a puntate ispirato ai Cinque Notturni di Satie, gli ultimi che il suo compositore preferito scrisse dopo la morte dell'amico Debussy. Nel tempo libero va al cinema, nuota e si vieta qualunque confidenza. Finché un giorno, una sconosciuta che dice di chiamarsi Lyda, inizia a leggere il suo racconto a puntate e gli scrive da una terra di frontiera che non nomina mai. Inizia così un dialogo intenso, un inverno di favole e un processo di rivelazione. I Cinque Notturni di Satie scandiscono la rieducazione sentimentale ed erotica di Jul e Lyda, cinque sono anche le parti che costituiscono i paralleli delle loro vite allo specchio. Insieme rimetteranno in discussione tutto ciò che credevano immutabile, a cominciare dalla difficoltà di conciliare i mondi immaginari e la realtà claustrofobica della vita quotidiana, il tempo interiore e l'orologio degli altri.
di Redazione
17/01/2016 alle 06:18:08
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