INCONTRO CULTURALE
Una conversazione sulla scrittura di Fulvia Miani Perotti
Nell'incontro promosso dalla locale Società di Storia Patria, la prof.ssa Hermann ha tratteggiato la figura della contessa e le sue doti letterarie
FASANO – Nell'ambito degli appuntamenti culturali promossi dalla sezione fasanese della Società di Storia Patria “Giuseppe Marangelli”, ieri sera (venerdì 4 dicembre), nella Stanza dell'Affresco ai Portici delle Teresiane è stata ospitata la prof.ssa Maria Luisa Semeraro Hermann che ha tenuto un'interessante conversazione sulla figura della contessa Fulvia Miani Perotti, di cui ha accuratamente tratteggiato vicende personali e impegno civico sulla base di approfondite ricerche da lei condotte.
Nata nel 1844 a Polignano a Mare, la contessa ebbe una formazione letteraria-artistico-scientifica al Collegio degli Angelici di Firenze. Sposò il colonello Gaetano Perotti e con lui visse per lungo tempo a Bari. Donna moderna, animata da valori di carità, si prese cura di Giuseppe Mazzini durante la sua prigionia a Gaeta; ma il suo impegno morale coinvolgeva anche i ceti più bassi della società: si interessava alle classi operaie, ai disagi delle famiglie meno abbienti, cercava di dare voce alle loro condizioni attraverso una sua grande passione: la scrittura. Con lo pseudonimo “Voluntas”, scrisse per diverse riviste baresi e napoletane. «Il suo stile era elegante, sobrio, sempre animato da sensazioni romantiche e pittoresche – ha voluto sottolineare l'illustre relatrice – ». E questo suo modo soave di raccontare coinvolse anche la Selva di Fasano. Il suo libro Sul colle incantato (pubblicato anche da Schena Editore con il commento di Giovanni Narracci) contiene riflessioni sulla località collinare di cui la contessa s'invaghì al punto da celebrarne la bellezza dei colori, della natura, della quiete. Le sue parole, catturate dalla bellezza silvana, svelano finissime suggetioni e finiscono col dipingere una tela davanti agli occhi dell'estasiato lettore.
Poco incline alla ricchezza, quanto ferva sostenitrice dell'onestà e del lavoro, la contessa si occupò concretamente del popolo istituendo la prima scuola femminile professionale per le figlie dei marinai in Bari, prima nel Meridione e tra le prime del Regno d'Italia; diresse l'Azione Cattolica, le Donne di Carità e la Croce Rossa. Madre del poeta Armando Perotti, scrisse lei stessa diverse poesie e fu esempio di virtù per molte donne. Morì nel 1931 nella sua villa di Cassano delle Murge, ma fece ritorno nella sua città natale dove in suo onore, è stato eretto anche un monumento marmoreo. Attraverso la lettura di alcuni passi scritti di suo pugno, affidata alla poetessa di Cisternino Tina Caroli, i presenti all'appuntamento hanno potuto conoscere e ammirare una figura femminile di spicco, per le sue doti umane e per le sue eccelse produzioni letterarie.
L'appuntamento in programma l'11 dicembre, ovvero la presentazione dell'ultima opera di Teresa Schettini Ammirabile, Orme riaffiorate (Emmeggiedizioni), sarà rimandato al periodo delle vacanze natalizie. Sempre Sotto i Portici, però, sarà possibile partecipare all'incontro con Walter Lazzarin, giovane autore del libro Il drago non si droga, noto per essere lo “scrittore per strada” che, con l'Olivetti 32 con cui scrive, gira le strade e le piazze d'Italia per far conoscere la propria opera.
di Angelica Sicilia
05/12/2015 alle 09:01:08
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