COMICITà
Pinuccio chiama, Fasano risponde a suon di risate
Esilarante lo show del comico barese, inviato di 'Striscia la Notizia', in una serata organizzata dall'accademia Glitter al Teatro Kennedy
FASANO - «Buonasera Fasano! La città dello 080 che ancora non è provincia di Bari»: con queste parole è iniziato lo show di Alessio Giannone, in arte Pinuccio, il comico barese divenuto celebre per le sue (fittizie) telefonate ai politici e ai personaggi dello spettacolo e, da qualche mese, nuovo inviato dalla Puglia per il programma di Antonio Ricci “Striscia la Notizia”. La sua verve, calcata da una spiccata espressività dialettale, ha colpito piacevolmente il pubblico che ieri sera (mercoledì 25 novembre) ha assistito allo spettacolo organizzato al Teatro Kennedy dall'accademia Glitter: e proprio gli allievi del gruppo college, guidato dalla Maestra Teresa Cecere, hanno dato il via all'evento con un medley del musical American Idiot, che a breve sarà rappresentato a Milano per un importante concorso.
A introdurre Pinuccio sono stati due “colleghi di comicità”, Giulio Sassanelli e Gerry Moio, che nella scorsa primavera avevano già ospitato il barese nella loro trasmissione radiofonica di imitazioni “Rido Diaconia”; anche in questa occasione, i due giovani fasanesi hanno regalato un siparietto divertente per ironizzare, con lo stesso espediente delle chiamate, sulla (scarsa) cultura dell'uomo medio (facebookiano) e sul fatto che il protagonista atteso sul palcoscenico non era certamente Pinuccio Zaccaria.
«Io vi faccio gli auguri perché so che per l'ennesima volta andrete a votare» ha incalzato Pinuccio che, appena stava per fare il solito “colpo di telefono” all'ex sindaco, lo ha visto seduto in prima fila: Lello di Bari è stato invitato a salire sul proscenio («vieni qua che ora ti faccio vincere per la dodicesima volta!») e ne è seguito un botta e risposta esilarante. Il comico ha parlato subito di buche stradali: ha mostrato una improbabile indagine in cui le “voragini” sono considerate ipogei, passaggi sotterranei che portano alla Selva e finanche segnali alieni.
«Voi siete famosi anche per un'altra cosa… per Braccialetti Rossi! Mooo'… Che rottura di ***!» ha continuato il barese, suscitando l'ilarità (amara) generale per la considerazione successiva: «Perché, voglio dire, è bella, è fatta bene, però oltre ad aver illuso la gente di tutta Italia che a Fasano avete l'ospedale, che invece è di cartone, è una storia triste, mentre voi qui avete cose migliori… come lo show girls! Addirittura due, uno di fronte all'altro!».
La discussione si è poi spostata sulla politica, con Pinuccio che ha consigliato all'ex primo cittadino, in un'ambigua metafora sessuale, di non “appoggiare” più nessuno, ma piuttosto di “farsi appoggiare” nella sua eventuale prossima candidatura: «Lello, se ti va male fai il medico a Braccialetti Rossi, ti metti il pigiama e vai tranquillo!» ha concluso il barese, canzonando anche il fatto che il nuovo ospedale Monopoli-Fasano («Monopoli è il nome, Fasano il cognome?» ha chiesto) sarà in una masseria: «in pratica uno entra con la stampella ed esce con le mozzarelle; come la stazione di Cisternino, che si chiama così ma è a Pozzo Faceto. È un territorio strano questo!!!».
Pinuccio ha proseguito con un'altra inchiesta: «Cosa c'è a Fasano? Le donne nude, gli animali con le scimmie che ti rompono i vetri e l'ospedale di Monopoli» ha detto ancora. La sua attenzione si è così spostata all'analisi di altri fenomeni contemporanei: gli inverosimili “santini” elettorali che rasentano il ridicolo, gli assurdi titoli di giornale che fanno perdere credibilità alle notizie, gli orrori grammaticali commessi sul web e in giro per l'italia, la pubblicizzazione di ogni momento privato sui social networks.
Nella sua carrellata di umorismo, Pinuccio ha inserito anche qualche momento di riflessione: soprattutto riguardo la questione della privacy, della tutela dei propri dati e dei minori, da non lasciare in balìa dei predoni della rete, coloro che potrebbero rubare foto, video, informazioni e farne un uso inappropriato. Molto simpatica la parte finale del monologo, che ha disegnato perfettamente tutta l'ilarità di un tipico matrimonio pugliese: dalla bestemmiata consegna dell'invito, al problema dei soldi nella busta, passando attraverso un pranzo esagerato e un appropriamento da parte degli ospiti di cibi e suppellettili della sala ricevimenti.
di Antonella Argento
26/11/2015 alle 01:09:38
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