APPUNTAMENTI CULTURALI
La scrittrice siciliana Nadia Terranova incanta gli studenti fasanesi
L'autrice ha presentato il libro per ragazzi 'Le nuvole per terra' alla scuola Pascoli e il romanzo 'Gli anni al contrario' all'istituto da Vinci
FASANO – La forza ammaliatrice della parola degli scrittori riesce, a volte, a essere più penetrante di una lezione scolastica o di un insegnamento accademico: anche i fatti storici diventano molto più interessanti se propinati in forma romanzata. Questo è stato il pregio di Nadia Terranova, autrice siciliana che ieri pomeriggio (martedì 17 novembre) ha presentato, nell'auditorium dell'I.I.S.S. “Leonardo da Vinci”, il suo primo libro Gli anni al contrario (Einaudi), un prezioso racconto ambientato negli anni '70 e con episodi autobiografici, ispirati dalla storia d'amore e di lontananza dei genitori della narratrice.
A organizzare l'appuntamento culturale è stato il Presidio del Libro di Fasano presieduto dalla prof.ssa Annamaria Toma, che già in mattinata aveva promosso un incontro tra la stessa Terranova e gli studenti della scuola media “Giovanni Pascoli” per proporre il volume per ragazzi Le nuvole per terra (Einaudi). Nella visita pomeridiana, la giovane scrittrice è stata piacevolmente sorpresa dagli alunni, che hanno preparato una lettura approfondita, corredata di canzoni interpretate dal vivo e di immagini evocative, delle pagine salienti del romanzo.
Particolare la trama: Aurora Silini e Giovanni Santatorre sono due universitari, poco più che adolescenti, iscritti alla facoltà di Filosofia a Messina; diligente e sognatrice lei, travolgente e rivoluzionario lui, dopo qualche sguardo appassionato e poche chiacchiere in un bar, l'amore unisce una coppia le cui famiglie, per le opposte ideologiche politiche, non avrebbero mai approvato. Il rapporto appassionante li porta subito a concepire una bambina, Mara, nata nel 1978 esattamente come l'autrice, che nel tempo diventa una sorta di collante per i genitori: «Non abbiamo mai usato lo stesso dizionario. Parole uguali, significati diversi. Dicevamo famiglia: io pensavo a costruire e tu a circoscrivere; dicevamo politica: io ero entusiasta e tu diffidente. Io combattevo, tu ti rifugiavi. Se non ci fosse stata Mara ci saremmo persi subito, ma almeno non avremmo continuato a incolparci per le nostre solitudini. Quando penso agli anni trascorsi mi sembra che siano andati tutti al contrario» scrive in una lettera il papà letterario.
Proprio l'espediente epistolare caratterizza largamente il libro, unico modo con cui, oltre quarant'anni fa, gli innamorati potevano comunicare. Ma la musica che permea la storia è ancora profondamente attuale: Questo piccolo grande amore di Claudio Baglioni, A muso duro di Pierangelo Bertoli e Quattro amici di Gino Paoli sono state brillantemente eseguite da Mariachiara Convertini e suggellate dalla voce narratrice di Rosita Quaranta, dalla recitazione dei due attori (e intervistatori) Mariliana Petruzzi e Tommaso Ancona e dall'ausilio tecnico di Leonardo Conversano e Mattia Ostuni.
di Antonella Argento
18/11/2015 alle 00:02:43
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