FESTIVAL AMATORIALE
'Di scena a Fasano': al Teatro Sociale si ride ricordando Eduardo De Filippo
Ieri sera (domenica 18 ottobre) l'associazione napoletana 'Il Dialogo' ha rappresentato la divertente commedia 'Non ti pago!'
Foto Annarita Casale
FASANO – All'apertura del sipario, l'immagine (illuminata da un fascio di luce) e la voce di Eduardo De Filippo hanno dato il via alla commedia “Non ti pago!”, scritta dal drammaturgo napoletano nel 1940 e riproposta ieri sera (domenica 18 ottobre) al Teatro Sociale come seconda opera in gara nel festival nazionale di teatro amatoriale “Di scena a Fasano”, giunto alla settima edizione e organizzato dal gruppo cittadino di attività teatrali “Peppino Mancini” e dal Comune di Fasano con la partecipazione della “Uilt” (Unione Italiana Libero Teatro). Protagonista è stata l'associazione di origine partenopea “Il Dialogo”, nata nel 1973 a Cimitile e già finalista della stessa rassegna teatrale fasanese nel 2011 con la pièce “Filumena Marturano”, sempre di De Filippo.
Vivace e divertente la storia: Ferdinando Quagliuolo (interpretato da Salvatore Maccaro) ha un rapporto ambiguo con la fortuna; sebbene, infatti, abbia ereditato dal padre defunto (rappresentato, per l'occasione, proprio dal ritratto di Eduardo) la gestione di un “banco lotto”, è anche un accanito giocatore che nelle estrazioni non ha mai indovinato un numero giusto. Il suo impiegato, invece, Mario Bertolini (Antonio Mauro), colleziona vincite milionarie, scatenando una feroce invidia nel datore di lavoro. Il ragazzo, inoltre, fa la corte alla figlia Stella (Roberta Allocca) quasi a sua insaputa, con la complicità della logorroica madre Concetta (Tina Spampanato).
Un giorno Mario annuncia la clamorosa vincita di una quaterna del valore di 4 milioni di lire, aggiungendo di aver ricevuto in sogno gli improbabili numeri (1, 2, 3 e 4) proprio dal defunto padre di Ferdinando: l'uomo, in preda alla furia, si impossessa del biglietto fortunato e rivendica il suo diritto alla somma, visto che Bertolini è andato ad abitare nell'appartamento dove i Quagliuolo avevano vissuto fino alla morte del capofamiglia, che dall'aldilà cercava quindi di arricchire il diretto erede.
Inizia così una disputa che si anima alla presenza di numerosi testimoni: l'avvocato Strummillo (Peppe Miccio), il parroco del quartiere don Raffaele (Felice De Cicco), l'amico fidato Aglietiello (Alfredo Lace), la cameriera impicciona Margherita (Lucrezia Manganelli), la dirimpettaia visionaria Carmela (Rosaria Vecchiarelli), la zia mediatrice Erminia (Liana De Rosa), nonché i due buffi fratelli vicini di casa (in lite con Ferdinando) Luigi (Giuseppe Trinchese) e Vittorio Frungillo (Rosaria Vecchiarelli).
Dopo dichiarazioni estorte a fatica, minacce con la pistola, una maledizione lanciata a Bertolini «fino alla settima generazione» e il suo licenziamento con decorrenza immediata, Mario e Ferdinando giungono a un accordo che pone fine all'incredibile alterco: il ragazzo darà all'uomo il biglietto vincente e quest'ultimo, dal canto suo, gli renderà la somma come dote per prendere in moglie la propria figlia.
Conclusione lieta, insomma, per uno spettacolo impegnativo che ha avuto la sapiente regia di Ciro Ruoppo (scene di Carmine Ciccone con direttrice Carla Consogni) e che ha fatto registrare subito il tutto esaurito.
Il prossimo appuntamento con il festival nazionale di teatro amatoriale “Di scena a Fasano” è previsto per sabato 24 ottobre, al Teatro Sociale, alle ore 21: la compagnia “Al Castello” di Foligno (Perugia) presenterà “Il Gabbiano” dall'originale di Anton Pavlovic Cechov.
di Antonella Argento
18/10/2015 alle 03:09:38
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela