Paolo Giacovelli e il suo modo di intendere la vita al Faso Cafè

FASANO - Decisamente molto più maturo dei suoi 22 anni. Una maturità acquisita sul campo, con esperienze che probabilmente pochi giovani potrebbero fare. Intraprendenza, programmazione, instancabilità fanno di Paolo Giacovelli una "mosca bianca" nelle nuove generazioni. Il locorotondese ha presentato ieri (giovedì 24 settembre), al Faso Cafè, il suo libro 'Il mio punto di vista', edito dalla casa editrice che lo stesso autore ha fondato. Un'iniziativa fortemente voluta dal coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia, il fasanese Mario Schena, molto amico di Giacovelli. A intervistare l'autore è stata Ermelinda Prete. In sala il sindaco di Locorotondo Tommaso Scatigna, l'ex sindaco di Fasano Lello Di Bari, l'ex vicesindaco Gianleo Moncalvo e il consigliere provinciale Bebè Anglani.

Tanti i giovani presenti a quella che possiamo definire più una lezione di vita per gli adolescenti che una vera e propria presentazione di libro. Partendo dagli spunti offerti dalla Prete, Giacovelli ha anche raccontato di come ha deciso di lasciare la sua occupazione da barbiere per lanciarsi nel mondo dell'imprenditoria e dell'editoria. Tanto pacato nel conversare quanto irruento nel lavorare Giacovelli. Del resto quanti giovani che si svegliano alle 4-5 del mattino per andare a lavorare per poi andare a letto alle 21 conoscete? Atipico, appunto. Niente discoteche ma non gli mancano. Impegno nella politica e nel sociale. Sempre pronto a nuove sfide, a ringraziare chi gli riesce a donare anche solo una parola beneaugurante e intenzionato a darci dentro, nel lavoro, almeno fino a 40 anni. "Poi cercherò di vivere una nuova vita - dice -. Io non credo nella fortuna. I successi bisogna guadagnarseli con la fatica, il sacrificio e il sudore".

"I giovani spesso si lamentano che non hanno tempo e invece ne abbiamo tanto - dice Giacovelli -. Ad esempio basti vedere quante ore trascorre qualcuno a farsi i fatti degli altri su Facebook. Quel tempo, appunto,potrebbe essere riservato a qualcosa di più utile e importante". Come dargli torto. Gentile, apparentemente riservato, Giacovelli non alza mai la voce. Dalla sua pacatezza si evince anche la sua grande fede che non si vergogna di professare. "Sono cattolico - conclude -. Tutti noi dovremmo credere in qualcosa, in un essere superiore. Non spetta a me dire chi. Ognuno deve ricercarlo dentro se stesso".