EVENTO D'ECCEZIONE
Emozioni, musica e poesia per la 'Notte dell'Ulivo' a Masseria Giummetta
In un'atmosfera unica nel suo genere molta gente ha partecipato all'iniziativa dell'associazione Ispa: dedicato un ulivo secolare a Fabrizio De Andrè
FASANO - "L'ulivo del cantautore a Fabrizio De Andrè, poeta agricoltore": da ieri (sabato 1° agosto) questa frase, scolpita su una stele dal maestro Valentini campeggia sul maestoso ulivo n° 0232564 di Masseria Giummetta a Montalbano. Il dedicare questo momento a uno dei più grandi cantautori italiani è stato uno dei momenti più emozionanti della manifestazione "La notte dell'Ulivo" proposta appunto ieri dall'associazione "Ispa" di Montalbano, presieduta da Rossano Marinelli, e da Masseria Giummetta (di proprietà della famiglia Sabatelli) e che ha visto il patrocinio morale della Fondazione “Fabrizio De André” e della Città di Fasano (presente istituzionalmente con il sindaco Lello Di Bari e il vicesindaco Gianleo Moncalvo).
La lunga serata si è aperta con una passeggiata tra gli ulivi monumentali di “Masseria Giummetta” con gli intervenuti che sono stati sapientemente guidati in questo viaggio in uno splendido scorcio naturale da Cosimo Damiano Guarini e Mina Marinelli. Il primo, autore di Lovolio, ha spiegato le qualità organolettiche dell'olio e alcune caratteristiche tecniche dell'oro giallo mentre la seconda si è soffermata su alcuni aspetti storici. Poi il gruppo di partecipanti (duecento circa) ha assistito all'intitolazione dell'ulivo a De Andrè. Sono stati i conoiugi Sabatelli, proprietari di Masseria Giummetta, a scoprire la pietra su cui campeggia la dedica al cantautore genovese.
Dopo un momento di degustazione di ottimo olio, fresco vino e focaccia ecco che in uno straordinario palcoscenico naturale creato proprio dagli alberi di ulivo è stato prima proiettato, in anteprima europea, il trailer del docu-film “The golden harvest”, scritto e diretto dalla regista e scrittrice americana Alia Yunis: l'opera narra, partendo da vicende personali dell'autrice, l'incidenza culturale dell'olivo e dell'olio nei popoli del Mediterraneo, tra gli uliveti in Palestina, Grecia, Spagna e Italia. Alcune scene sono state girate proprio a Masseria Giummetta.
Infine ecco l'affascinante concerto “Fabrizio, il mare e i poeti”, incentrato su alcune canzoni di Faber (e non solo) riarrangiate in modo originale da Mimmo de' Tullio (voce e chitarra), Michele Ascolese alle corde (musicista che ha accompagnato De Andrè per otto anni) e dal percussionista Vito Giacovelli. "Abbiamo cercato nel rapporto tra Fabrizio e il mare quel qualcosa di unico ed eccezionale che fa si che anche una semplice canzone diventi un'opera d'arte ed entri a tutto diritto nella nostra cultura - è il pensiero di de' Tullio -. Ci siamo accorti che spesso quello che sembra oggetto del brano in realtà è soggetto, senza il quale tutto l'impianto narrativo non starebbe in piedi. Abbiamo anche cercato di esplorare lo sconfinato mondo culturale di riferimento del Faber,soprattutto quello della poesia, convinti come siamo che l'arte di De Andrè non è solo un dono naturale, ma il risultato di una inesauribile curiosità, desiderio di conoscenza e rigore intellettuale, il tutto confezionato con una ineguagliata eleganza espressiva e linguistica. '….. pare che perfino Attila si sia fermato davanti al mare. Attila sicuramente non era un buon marinaio, ma può darsi che davanti al mare gli sia bastato sedersi ed immaginare' Così Fabrizio in una intervista del 1984 a Vincenzo Mollica; noi abbiamo fatto lo stesso, ci siamo seduti davanti al mare facendo conto di avere il Faber accanto".
E così musica e poesie si sono alternate e una dopo l'altra ecco Frammento di Sicilo, Creuza de ma, Issala, Il mare (di Gino Paoli preceduta da una poesia di Giovanni Pascoli), Alfonsina e il mare, Marinaio che vai per il mare, Le acciughe fanno il pallone, Abdul Bashur e la Suite del turco nella prima parte. La seconda ha visto anche l'ingresso nell'ensemble della violoncellista Antonia Chillà e allora spazio a Arbolè, Aspettavo Corto, Navigatore, Il pescatore, Via del campo, 'A cimma, Reporter, Mediterraneo, Porto, Milonga di Nadir, Margaux (scritta da Mimmo de' Tullio) e il bis con Bocca di Rosa a chiudere una serata splendida da tutti i punti di vista, una sorta di diamante culturale illuminato dalla luna e che resterà indelebile ricordo di chi c'era.
di Redazione
02/08/2015 alle 07:01:32
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