La musica intimista di Paola Turci affascina Montalbano

FASANO - Chiusura con stile per la festa patronale a Montalbano. Stile, in questo caso musicale, offerto dalla brava Paola Turci capace ieri sera (lunedì 27 luglio) di proporre un concerto diretto, senza fronzoli, dove protagonista assoluta è stata la musica. La Turci, dopo anni di assenza live, è tornata da qualche mese a calcare i palchi e accompagnata dalla sua solida e validissima band (Fernando Pantini alle chitarre, Pierpaolo Ranieri al basso, Fabrizio Fratepietro alla batteria) offre uno spettacolo supportato da un'ottima acustica e imperniato sulla sua calda voce e arrangiamenti originali, più intimisti, dei suoi più grandi successi oltre che di alcuni brani tratti dal suo nuovo disco.

La Turci apre con Volo così e poi, uno dopo l'altro, ecco scorrere Stato di calma apparente, il suo nuovo singolo Io sono, Questa non è una canzone, Mani giunte, Lettera d'amore d'inverno, Ragazzi bellissimi, Attraversami il cuore, Ringrazio Dio, l'omaggio a Moudugno con Dio come ti amo, Quel fondo di luce buona. Poche parole sul palco per la cantautrice romana, ma tanta concretezza con la sua chitarra. E allora ecco ancora L'uomo di ieri, La felicità, Io e Maria, Missing you, Questione di sguardi, Bambini, Dove colpire, Saluto l'inverno.

C'è tanta gente che canta con lei, in piazza della Libertà. Un rapporto solido, quello della Turci, con i suoi fan che applaudono al rush finale composto da Ti amerò lo stesso, Sabbia bagnata, Sai che è un attimo fino alla conclusiva Stringimi. Un concerto semplice ma allo stesso tempo indimenticabile. Quando la musica è davvero di classe.