FASANO JAZZ 2015
L'energico progressive di Fabio Zuffanti e della sua ZBand a Fasano
Il musicista, per 'Fasano Jazz' ha presentato il suo libro 'O casta musica' prima di eseguire un concerto che ha ripercorso il cd 'Il mondo che era mio'
FASANO – Cercare di fuggire dalla normalità, sperimentare generi musicali differenti, acquisire un atteggiamento critico nei confronti del mondo: sono questi i consigli che l'eclettico musicista genovese Fabio Zuffanti ha voluto donare alla platea prima del suo concerto fasanese. Il sesto appuntamento di “Fasano Jazz”, ieri (venerdì 12 giugno) ha avuto una doppia ripartizione: una prima conversazione con l'artista, a partire dal suo libro “O casta musica. Pamphlet ribelle contro la Malamusica” (VoloLibero Edizioni), e una seconda prettamente musicale con un concerto pieno di vigore e talento.
La rassegna organizzata dal Comune, con la direzione artistica di Domenico De Mola, ha portato a Fasano il portavoce del progressive italiano all'estero, particolarmente apprezzato ad ogni esibizione, che, oltre alla musica, coltiva la passione per la letteratura. E da questa passione ha preso il via il suo libro-denuncia che in modo coraggioso e irriverente si schiera contro la mancanza di democrazia musicale nel nostro Paese. L'autore, in compagnia del critico Donato Zoppo e di Annamaria Toma, presidente della locale associazione “Presìdi del libro”, nello spazio esterno dell'“Opera Cafè” (antistante il teatro Sociale), ha spiegato la sua visione: «Ci sono persone che hanno voglia di musica nuova a cui appassionarsi e altre che “prendono quello che trovano”, o meglio quello che i media e l'industria discografica propinano. Vasco Rossi sarà sempre il numero uno, poi ci sono coloro che rimangono in una nicchia, come Caputo o Bennato». Il volume si compone di una parte contenente gli “sfoghi” di Zuffanti e di una con interessanti interviste, tra cui quella a Eugenio Finardi. Scritto tre anni fa, il testo rimane straordinariamente attuale: le major discografiche egemonizzano il panorama musicale italiano a danno dei cosiddetti “indipendenti”. «Bisogna cercare di non uniformarsi – ha ribadito Zoppo in conclusione – e di ascoltare “buona musica”».
La buona musica non ha tardato a farsi sentire. Nella seconda parte della serata, infatti, sul palco del Teatro Sociale, Zuffanti e la sua ZBand hanno eseguito brani di un progressive rock per nulla nostalgico, ma anzi molto contemporaneo e di impatto. Oltre all'artista genovese (basso, bass pedal, voce), Giovanni Pastorino (tastiere), Martin Grice (sassofono & flauto), Simone Amodeo (chitarra) e Paolo Tixi (batteria) hanno dato vita ad un intenso show che ha ripercorso il cd "Il mondo che era mio - Live in studio 2014", una sorta di best of dei vent'anni di carriera di Fabio Zuffanti (come solista ma anche in differenti gruppi musicali tra cui Finisterre, Maschera Cera e Höstsonaten) e del suo tour internazionale, assieme alla ZBand, in giro per Italia, Belgio, Olanda e Canada. Partendo da Prologue, seguito da Non posso parlare più forte, La traccia verde, La certezza impossibile il concerto è proseguito con In limine, Ode al mare, L'interno di un volto, Nightswan ii / outside, La quarta vittima, Una sera d'inverno e Orizzonte degli eventi. Una scaletta di pura energia che non poteva concludersi se non con un medley dedicato al progressive:
Jesahel, Locomotive breath e Rhayader goes to town.
La serata conclusiva della 18° edizione di “Fasano Jazz” si svolgerà martedì 16 giugno nel teatro Kennedy (ingresso, euro 5). I Quintorigo ed il batterista Roberto Gatto, per l'occasione, rivisiteranno musicalmente Frank Zappa.
di Angelica Sicilia
13/06/2015 alle 00:25:18
Leggi anche:
Attualità
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela