LICEO LEONARDO DA VINCI
Alla studentessa fasanese Martina Cofano la borsa di studio 'Chelli Nardelli'
Nell'emozionante evento in ricordo della docente, protagonista è stato Gianrico Carofiglio che ha parlato di mafia, cultura e scrittura
FASANO – È passato un anno da quando la professoressa Chelli Nardelli è entrata a far parte delle luci del firmamento: da allora, ogni alunno che ha pronunciato la massima kantiana “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me” ha guardato in alto, sorridendo, inconsapevolmente contraccambiato in quel pensiero. Per onorare il ricordo di una meravigliosa docente di storia e filosofia, scomparsa troppo presto a causa di una malattia incurabile, l'istituto di istruzione secondaria superiore “Leonardo da Vinci” di Fasano, nel quale la donna insegnava, ha organizzato ieri pomeriggio (sabato 23 maggio), nell'auditorium scolastico, un evento a favore della legalità, un tema per cui la Nardelli ha sempre combattuto nel suo percorso educativo destinato agli studenti, parte fondamentale della cittadinanza attiva del nostro territorio.
L'incontro è stato aperto con la lettura della poesia “Elegia” di Alda Merini; dal commovente componimento ha preso avvio una lettera che ha posto, nero su bianco, gocce di memoria di giorni lontani in cui “la prof.” spiegava in modo superbo il concetto di bellezza, salvo poi scoprire di aver fatto di quelle parole un ideale di vita. A portare ai presenti il saluto iniziale è stata la dirigente Stella Carparelli, che con emozione ha rievocato la carriera della docente, «alunna di notevole capacità intellettuale» sin dai tempi del liceo. «Nel suo progetto culturale – ha detto la preside – Chelli ha costantemente preteso una formazione improntata all'agire responsabile, per far scoprire agli studenti il proprio ruolo nella società». Per fare il bilancio di tutte le attività del Pof realizzate in merito, è stato riprodotto un video riassuntivo delle iniziative che la stessa Nardelli ha promosso nel corso degli ultimi anni.
Protagonista della seconda parte della manifestazione è stato Gianrico Carofiglio, scrittore, politico ed ex magistrato italiano intervistato dalla redazione del giornale scolastico “Inchiostro vivo” diretto dalla prof.ssa Teresa Cecere. Con umiltà e ironia, l'autore barese ha raccontato la propria vocazione letteraria e ha discusso con i ragazzi di argomenti importanti, quali la mafia, l'omertà, l'amore per il teatro, il rapporto con se stesso e con la città natale. Interessante il suo pensiero “da esperto” sulla criminalità organizzata: «la mafia rappresenta solo una parte degradata della società, come il corpo che qualche volta ha la febbre», una situazione temporale quindi, di cui liberarsi con le giuste cure. Al termine della conversazione, è stato lo stesso Carofiglio a consegnare la borsa di studio intitolata alla professoressa Nardelli su volere della famiglia: ad essere premiata è stata Martina Cofano, giovane studentessa fasanese di quinta classe del liceo classico, un'alunna che si è sempre distinta nel proprio percorso di studi come promotrice di iniziative di cittadinanza attiva.
Per suggellare l'emozionante pomeriggio, Francesco Leogrande e Danilo Sabino hanno interpretato una canzone inedita ispirata dall'amore nei confronti della filosofia e di una donna eccezionale: Chelli.
di Antonella Argento
24/05/2015 alle 07:09:20
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